Delitto del trapano, Verduci resta libero. La figlia della vittima: “Stupita e delusa”

Sospettato di aver ucciso Luigia Borrelli nel 1995, il Riesame ha respinto l’appello della pm che ne chiedeva l’arresto: “Nessun elemento di allarme è emerso di recente”.

Genova – Fortunato Verduci resta in libertà. Il tribunale del Riesame ha respinto l’appello presentato dalla pm Patrizia Petruzziello che chiedeva l’arresto dell’uomo sospettato di avere ucciso, il 5 settembre 1995, Luigia Borrelli, la donna trovata morta con ferite al collo e al petto procurate con un trapano, nel basso di vico Indoratori, dove si prostituiva.

Per i giudici del tribunale del Riesame, “Il tempo trascorso dai fatti di assai rilevante estensione, tanto da determinare la prescrizione di reati gravi quali la rapina e l’omicidio semplice, l’assoluta incensuratezza, l’avere mantenuto negli anni una lecita attività lavorativa, comunque una vita caratterizzata da abitudini consolidate, rispettose delle norme penali, sono elementi tutti che integrano quegli elementi rivelatori della insussistenza delle esigenze cautelari presunte”.

Luigia Borrelli, uccisa il 5 settembre 1995

“Nessun elemento di allarme – continuano i giudici – è emerso in epoca recente, nonostante la preoccupazione di essere oggetto di indagini e le pressioni effettuate dalla compagna perché lui si presentasse in Questura per cercare di capire cosa stesse succedendo”.

“Stupita e molto delusa da questa decisione”, si è detta Francesca Andreini, figlia di Luigia Borrelli “dal fatto che questa persona, dopo tutto quello che ha fatto, possa ancora godere della libertà. E’ assurdo che non paghi per quello che ha fatto – ha proseguito Andreini – gli unici ad avere pagato, fino a oggi, sono mia madre, la mia famiglia e tutte le famiglie che sono rimaste coinvolte in questa triste storia”.

Nonostante abbia valutato gli indizi a carico di Verduci “granitici”, il Riesame ha però confermato l’insussistenza delle esigenze cautelari per arrestarlo ora. In queste ore la pm Patrizia Petruzziello sta valutando se fare ricorso in Cassazione contro la decisione.

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