Camorra, arrestata Felicetta Cava: deteneva illegalmente una 6.35 con il colpo in canna

La donna nel 2002 rimase ferita in quella che passò alla storia come la “strage delle donne”, sanguinoso episodio della faida tra le famiglie Cava e Graziano.

Avellino – Torna a salire la tensione a Quindici, in provincia di Avellino, tra i clan camorristici dei Cava e dei Graziano, protagonisti di una faida pluriennale per il controllo delle attività criminali nella zona. Durante un’operazione di controllo effettuata dagli agenti del Commissariato di Lauro, sotto la direzione della Procura di Avellino, è stata arrestata Felicetta Cava, 41 anni, strettamente legata a Biagio Cava, considerato il capo del clan omonimo.

La donna è stata trovata in possesso di una pistola calibro 6.35, detenuta illegalmente, con il caricatore inserito e un colpo in canna. Felicetta Cava è stata posta agli arresti domiciliari in attesa della convalida da parte del gip del Tribunale di Avellino.

La donna, nel maggio del 2002, rimase gravemente ferita a soli 19 anni in quello che è passato alla storia come la “strage delle donne”, un agguato compiuto dalle donne del clan Graziano, in cui persero la vita Michelina Cava, sorella di Biagio, la cognata Maria Scibelli e la figlia Clarissa, di 16 anni. Da allora, Felicetta è costretta su una sedia a rotelle. Le indagini che portarono alla condanna dei responsabili furono condotte dall’attuale procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma, all’epoca sostituto procuratore della Dda di Napoli.

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