Un’amica di Adilma Carneiro Pereira ha detto a Pomeriggio 5 di aver sentito la donna confabulare con Massimo Ferretti sul veleno adatto per eliminare la moglie di quest’ultimo. I pm acquisiscono le dichiarazioni.
Parabiago (MI) – “Voleva uccidere la moglie dell’amante usando il veleno”. A sostenerlo è una conoscente di Adilma Carneiro Pereira, la 49enne brasiliana accusata di aver ideato e realizzato il diabolico piano per uccidere, con almeno 7 complici, il compagno 52enne, Fabio Ravasio, inscenandone la morte travolto da un pirata della strada. La donna ha fornito i dettagli ai microfoni di “Pomeriggio 5” su Mediaset, una dichiarazione che è stata acquisita dalla Procura di Busto Arsizio che sta indagando sul delitto, compiuto l’8 agosto scorso.
“Adilma frequentava il bar dove anche io andavo tutte le mattina a prendere il caffè, il bar del suo amante a Parabiago – ha detto la donna nell’intervista, presentandosi come amica della brasiliana. Poi ha aggiunto che un giorno di fine giugno, mentre era all’interno del bar dell’amante – Massimo Ferretti, anche lui tra i complici dell’omicidio –, ha sentito i due discutere sull’ipotesi di uccidere una donna con il veleno. “Ho sentito che dicevano che volevano ammazzarla perché lei non voleva firmare il divorzio”, ha dichiarato la testimone a Pomeriggio 5. La donna in questione sarebbe dunque la moglie dello stesso Ferretti.
Ma c’è di più. La testimone continua il suo racconto con un dettaglio sconcertante: “Mi ha chiesto quale veleno non viene rilevato in caso di autopsia – ha aggiunto la donna nell’intervista, poi confermata nei particolari agli inquirenti –. Io le ho risposto ‘costa stai dicendo?’, ma lei ha replicato: ‘Non ti preoccupare, il veleno me lo procuro io'”.
Dopo aver sentito queste dichiarazioni, il pm Ciro Caramore ha deciso di ascoltare a sua volta la donna, inserendo anche la sua testimonianza tra i tanti elementi che stanno svelando in questa vicenda la trama degna di una telenovela sudamericana.