Padre-orco in manette a Ischia. Gli stupri sarebbero cominciati quando la piccola aveva sei anni. Alle violenze avrebbe preso parte anche un fratello.
Ischia (Napoli) – E’ una storia dell’orrore quella che oggi ha condotto all’arresto di un 65enne, lavoratore stagionale a Ischia, già finito dietro le sbarre in passato per diversi reati. L’accusa è agghiacciante: per oltre cinque anni avrebbe abusato della figlia, a partire da quando la bambina aveva soltanto sei anni, e le violenze sarebbero coincise con i permessi ottenuti dal padre per uscire dal carcere e visitare la famiglia.
La vicenda affonda le radici in un contesto di profondo degrado. Con il padre a lungo in carcere, la bambina insieme alla madre e ai fratelli erano spesso ospiti di un centro di assistenza. Ma quando la famiglia si riuniva per i permessi del padre, la bambina era alla completa mercé del genitore.
Le reiterate violenze hanno lasciato segni evidenti, sia fisici che psicologici, sulla piccola, tracce che i responsabili della comunità hanno saputo cogliere e con il tempo approfondire. Divenuta ormai una ragazzina di undici anni, la vittima ha progressivamente ricostruito il calvario subito, raccontando i rapporti completi a cui era stata costretta dal padre-orco, commessi non solo nella casa familiare di Forio, sull’isola di Ischia, ma anche in Sicilia, dove la famiglia si era poi trasferita.
In un sovrappiù di orrore, di cui in questa storia non si sentiva la mancanza, i carabinieri stanno anche verificando la possibilità che agli stupri abbia partecipato anche uno dei fratelli.