Respinto il ricorso di Ryanair contro la decisione dell’Enac che vietava di chiedere maggiorazioni per gli accompagnatori: “La vicinanza non può essere trattata come un servizio opzionale”.
Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione dell’Enac, respingendo l’appello di Ryanair riguardo ai costi aggiuntivi per i posti assegnati agli accompagnatori di minori e persone con disabilità. L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha comunicato che il Consiglio di Stato ha ribadito la validità della misura introdotta dall’Enac, la quale vieta alle compagnie aeree di richiedere costi extra per la prenotazione dei posti vicini agli accompagnatori di passeggeri di età inferiore ai 12 anni e di persone con disabilità, considerando tale pratica una questione di sicurezza.
Ryanair aveva sostenuto che la normativa europea non imponeva la gratuità della vicinanza tra minori e accompagnatori, ma il Consiglio di Stato ha accolto la posizione dell’Enac, secondo cui la sicurezza derivante dalla vicinanza dell’accompagnatore non può essere trattata come un servizio opzionale a pagamento. La sentenza sottolinea che la necessità di assegnare posti contigui a minori e accompagnatori è strettamente legata agli obblighi di sicurezza, che ricadono sulla compagnia aerea e non possono essere subordinati a costi aggiuntivi.
Il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, ha espresso soddisfazione per la decisione, affermando che essa conferma un provvedimento adottato nel luglio 2021, fortemente sostenuto da lui e dal Direttore Generale Alessio Quaranta. Questo provvedimento impone alle compagnie aeree di assegnare gratuitamente i posti a sedere vicini a minori e persone a mobilità ridotta. Di Palma ha inoltre ribadito l’impegno dell’Enac per garantire il diritto alla mobilità di tutti i passeggeri, sottolineando l’importanza della centralità del passeggero nel sistema dell’aviazione civile.