Murale di Paola Egonu deturpato, vandali contro il tributo anti-razzista a Roma

E’ durato appena un giorno, ed era un’opera della street artist Laika dedicata alla campionessa olimpica e di denuncia contro la xenofobia.

Roma – E’ durato appena un giorno. Il murale ‘Italianita” che la street artist Laika ha dedicato a Paola
Egonu, comparso ieri sulle mura della sede Coni in viale Tiziano, a Roma, è stato infatti deturpato. La pelle della silhouette della pallavolista della Nazionale è stata ‘ridipinta’ con il colore rosa, lo stesso che finisce per cancellare i tratti del volto della campionessa olimpica, mentre una mano di bianco fa sparire il pallone che Egonu sta ‘schiacciando’. La street artist ha commentato con delle storie su Instagram: “Il razzismo è un cancro brutto da cui l’Italia deve guarire”.

Vannacci e la disputa con Egonu sui tratti somatici

“Le persone che hanno fatto questo non meritano di essere chiamate tali… Senza cuore, senza dignità e senza umanità! Paola Egonu non ti curar di loro, chi di dovere ci penserà (spero proprio). Tu sei tanta roba… Campionessa Olimpica”. Così il capitano dell’Italvolley maschile Simone Giannelli su Instagram, in merito al murale sulla campionessa olimpica nel volley Paola Egonu, realizzato a Roma e vandalizzato dopo appena un giorno. Era un tributo anti-razzista dell’artista Laika di rispondere alle polemiche sorte negli ultimi anni sul colore della pelle di Egonu e il suo essere italiana. “Questa vittoria è uno schiaffo a tutti i cosiddetti ‘patrioti’ che non accettano un’Italia multietnica, fatta di seconde generazioni, che non vuole lo ius soli. Una pallonata in faccia a chi parla di ‘italianità’ riferendosi ai tratti somatici”, aveva dichiarato l’artista nel post di accompagnamento alle foto dell’opera con un riferimento non diretto alla disputa giudiziaria – archiviata – tra Egonu e il generale Roberto Vannacci.

“Nel nostro paese non c’è più spazio per xenofobia, razzismo, odio ed intolleranza. Il razzismo è una piaga sociale che va sconfitta. Farlo anche attraverso lo sport è importantissimo. Credo in un futuro di inclusività, di accoglienza e di rispetto dei diritti umani. Essere rappresentata da atlete come Paola Egonu, Myriam Sylla, Ekaterina Antropova è un onore. Vederle con la medaglia più preziosa dei giochi olimpici al collo, mentre cantano commosse l’inno italiano è una gioia immensa. Dedico questo poster a tutti gli Italiani non riconosciuti come tali dal nostro stato”.

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