Madonna di Trevignano, Gisella Cardia torna sul pratone e scomoda la pulzella d’Orléans

La santona al suo pubblico: “Pronta a morire per la mia fede. Sembra di essere ai tempi di Giovanna d’Arco, quando l’Inquisizione l’ha condotta al rogo”.

Trevignano Romano – Sotto la canicola che sfiorava i 40 gradi, alcune decine di fedeli hanno raggiunto Gisella Cardia sul pratone di via Campo delle Rose per l’incontro con la sedicente veggente in programma il 3 di ogni mese.

Nonostante la scomunica della diocesi e lo “sfratto” del Comune, confermato da Tar e Consiglio di Stato, la santona non è parsa scoraggiata. Tutt’altro. Parlando ai fedeli ha lanciato strali alla stampa: “quelli che si sono inorgogliti, che pensano al potere, ad avere una carriera importante. Ad avere più soldi”. E ancora: “A noi interessa avere il cuore umile e pregare. In questo anno e mezzo è stato detto di tutto su di me, su mio marito Gianni e sull’associazione”.

Poi Cardia ha assicurato di essere “pronta a morire per la mia fede anche adesso, non mi fate niente. Hanno provato a toglierci la dignità, l’amore di alcune persone e tante altre cose. Che si continui a guadagnare sulla nostra vita, sembra di essere ai tempi di Giovanna d’Arco, quando l’Inquisizione l’ha condotta al rogo”.

E sul parallelismo con la pulzella d’Orléans la santona ha strappato l’applauso al suo pubblico: “”Ad oggi non è cambiato molto, di me non dicono ecco la strega portiamola al rogo, ma scomunichiamola, scomunichiamola! Non è cambiato niente. Anche Gesù, nonostante i miracoli che ha fatto, è stato crocefisso”.

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