L’ufficio scolastico regionale per il Lazio ha avviato accertamenti interni dopo i video pubblicati che ritraggono quanto denunciato.
Roma – L’ufficio scolastico regionale per il Lazio ha avviato un’indagine interna dopo i video pubblicati da La Repubblica che ritraggono un professore di un istituto romano, il Pirelli, fare il saluto fascista e commenti omofobi. “Siamo profondamente rammaricati e preoccupati per quanto riportato, poiché comportamenti razzisti e omofobi sono inaccettabili e in netta contraddizione con i valori di inclusività – spiega l’ufficio in una nota -. La nostra priorità è garantire un ambiente educativo sicuro e rispettoso per tutti gli studenti”.
Docente di Storia e Filosofia, P.G. avrebbe avuto “gli atteggiamenti fascisti, gli episodi discriminatori nei confronti di alcuni alunni e i comportamenti inappropriati”. Una studente racconta che non riusciva mai a prendere più di 3 o 4, “mentre i ragazzi che lo “seguivano” andavano bene”. A un ragazzo gay venivano costantemente rivolte frasi come: “Sei stato al Muccassassina? Quanti ne hai presi?”. Oltre a frasi razziste: “A un compagno d’origine filippina chiedeva quando sarebbe andato a pulire casa sua”.
I neodiplomati raccontano che il prof in un video racconta di quando era studente e guardava “i pornazzi“. In un altro chiude uno studente in un cestino per la raccolta della carta. In uno scatto finito su Instagram uno studente è piegato sulla cattedra con il prof dietro. Secondo una ex studentessa 19enne si tratterebbe “della simulazione di un atto sessuale”. Al suo “Che schifo” il prof avrebbe anche risposto “A te non piace?”. Insomma, il prof secondo le accuse faceva fare il saluto romano agli studenti, bullizzava quelli stranieri o gay e mimava atti sessuali in classe.