Era stato il 41enne, russo, a denunciarne la scomparsa. Riscontrate lesioni sul corpo della donna: “Ha agonizzato per ore”.
Ischia – Dopo 48 ore di indagini arriva la svolta nel caso di Marta Maria Ohryzko, la 33enne ritrovata morta domenica mattina in una scarpata a Ischia. Il compagno e convivente, un 41enne russo, è stato fermato. L’accusa è di maltrattamenti: sul corpo della donna ci sarebbero ferite non compatibili con la caduta, forse frutto di percosse precedenti. Ma le indagini stanno rivelando una realtà ben più agghiacciante.
Marta, originaria di Leopoli in Ucraina, sarebbe morta dopo un’agonia durata ore, durante le quali, ferita per la caduta, avrebbe chiesto ripetutamente aiuto al compagno via telefono, ma lui avrebbe ignorato messaggi e chiamate. A trovarla cadavere, domenica, i carabinieri della stazione di Barano. Marta era in una scarpata nella zona del Vatoliere, a poca distanza dalla roulotte in cui abitava col convivente. Ed era stato lui stesso a denunciare la scomparsa. Le indagini sul caso sono ancora in pieno svolgimento.