Gisella come un caterpillar: tiro dritto

La ex imprenditrice siciliana, nonostante il veto della Chiesa, continuerà ad incontrare i suoi seguaci in via Campo delle Rose il 3 di ogni mese per recitare il Rosario.

TREVIGNANO ROMANO (Roma) – Ci risiamo, Gisella non molla. Oggi, 3 luglio, imperterrita, Maria Giuseppa Scarpulla, in “arte” Gisella Cardia, la sedicente carismatica di Trevignano, si è incontrata ancora una volta con i suoi seguaci in spregio a quanto deciso il 27 giugno scorso dalla Diocesi di Civita Castellana e dallo stesso Papa Francesco che ha ufficialmente chiuso il caso sulle presunte apparizioni della Beata Vergine. La Santa Sede ha convalidato il “Constat de non supernaturalitate” emesso dal vescovo Marco Salvi.

Gisella non si ferma e continuerà nella sua missione finche le legge glielo consentirà

Il verdetto della Commissione ecclesiastica dichiara false le apparizioni e che nulla di sovrannaturale è accaduto e accade in via Campo delle Rose. Gisella però continua nel sostenere il suo “rapporto privilegiato” con la Madonna che vede e che le parla di futuri accadimenti catastrofici senza indicarle però alcuna data né i luoghi dove tali iatture di dimensioni apocalittiche dovrebbero accadere. All’incontro di preghiera, sotto una pioggia battente, hanno partecipato poche persone ma Gisella ne ha approfittato per annunciare quanto intende fare nei prossimi mesi:

”Continuerò a venire qui a pregare fino a quando la legge me lo consentirà – ha detto la donna – Voglio offrire all’umanità una testimonianza di fede in Dio, ad oggi tutto rimane invariato. Dopo aver esaminato la mia coscienza ho la certezza che non posso negare ciò che Dio mi ha manifestato in questi anni, negarlo sarebbe la mia morte spirituale. La mia persona è divenuta uno “straccio legale”. Va bene così, non intendo fare polemiche e non spetta a me replicare al vescovo. Ora non farò niente, tranne ciò che il Signore mi indicherà. Maria Santissima nessuno la fermerà, qua ho toccato e risvegliato anime. Nonostante il dolore per il giudizio negativo della Chiesa sulle apparizioni, sono nella pace”.

E per quanto riguarda le decisioni della Diocesi e la convalida del Vaticano Gisella non le manda certo a dire:

Monsignor Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana

”Voglio raccontarvi la mia testimonianza: ho iniziato ad avere le manifestazioni della Madonna nel 2016 a Medjugorje – ha aggiunto la santona – Non cercavo nulla, ero in quel luogo insieme a mio marito per ringraziare la Santa Vergine e per consacrare il nostro matrimonio. Non avrei mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. Non ho cercato niente, né le apparizioni, né i segni sul mio corpo, né fedeli, né riconoscimento ufficiale o approvazione, né la formazione di una commissione sul caso, né ho voluto io questo luogo”.

Poi la ex imprenditrice siciliana ha avuto parole di dissenso anche per i giornalisti che, secondo Gisella, continuano a raccontare il falso distorcendo la realtà dei fatti:

L’avvocato Solange Marchignoli di Milano è stata contattata da una persona – ha concluso Zappulla – per metterla a conoscenza di una grave circostanza, che riguarda un can can mediatico nei nostri confronti…Una persecuzione mediatica. Il mio avvocato ha la documentazione con prove e gran parte delle notizie diffuse dai giornalisti sono state falsate, con il fine di discreditare me, mio marito e tutta la missione”.

Papa Francesco ha convalidato il provvedimento della Diocesi

Alla donna, al momento, è ancora consentito di riunirsi in preghiera nella zona cosiddetta delle “false apparizioni”, secondo la Chiesa di Roma, dunque nulla osta che il 3 di ogni mese Maria Giuseppa Zappulla si dia appuntamento con i suoi adepti per recitare il rosario, purché non si parli di apparizioni e di messaggi mariani.

Intanto la Procura di Civitavecchia continua a indagare per il reato di truffa ipotizzato nei riguardi dei coniugi Cardia denunciati, come pare, da più persone che avrebbero donato congrui contributi all’associazione gestita da Gianni Cardia. Di contro anche Gisella con il marito hanno ribadito più volte di non avere chiesto nulla a nessuno, se poi diverse persone hanno inteso versare oboli e prebende affari loro. La persona più “danneggiata” sembrerebbe essere uno dei fedelissimi della santona di Trevignano, il regista Luigi Avella, che avrebbe depositato ben tre denunce-querele per svariate ipotesi di reato contro i Cardia: ”Credevo in lei e nei suoi miracoli – ha sempre riferito Avella – ma quando ho visto i conti ho capito in quale situazione mi ero cacciato…”.

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