Eliminazione dell’abuso d’ufficio, il ddl arriva alla Camera: cosa cambia

Il disegno di legge è approdato a Montecitorio. Il testo bandiera di Forza Italia si prepara al via libera. Cosa accade ai sindaci.

Roma – Il disegno di legge che prevede l’abolizione del reato di abuso d’ufficio arriva alla Camera. Il testo, licenziato dal Senato a febbraio e promosso dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, ora si prepara a ricevere il semaforo verde di Montecitorio, ma prima dovrà fare i conti con le numerose scadenze parlamentari, tra cui i decreti, da convertire in legge prima del termine dei 60 giorni.

Tra i punti centrali del ddl Nordio, la cancellazione del reato di abuso d’ufficio è uno dei passaggi principali della riforma della Giustizia, storica bandiera di Forza Italia. Oltre ai partiti di governo, negli scorsi mesi, si sono espressi a favore dell’abrogazione della norma anche Azione e Italia Viva, che in Aula hanno votato assieme alla maggioranza. Vediamo cosa potrebbe cambiare, per sindaci e amministratori locali, senza il reato.

intercettazioni il giornale popolare
Carlo Nordio

L’abuso d’ufficio configura quella fattispecie di reato in cui “il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio nello svolgimento delle funzioni o del servizio” viola delle regole o non vi si astiene per tutelare un “interesse proprio o di un prossimo congiunto” e procurare così “un ingiusto vantaggio patrimoniale”.  Il reato è punito dal Codice penale con la reclusione da uno a quattro anni. L’abuso d’ufficio consiste nel servirsi illecitamente del proprio potere per offrire dei vantaggi a qualcuno o per svantaggiare qualcun altro. A sostenerne a gran voce l’abolizione sono soprattutto i sindaci, che accusano la norma di essere la causa delle numerose indagini aperte nei confronti di amministratori locali.

Questi ultimi, secondo Nordio, sarebbero “paralizzati dalla paura della firma”, cioè dal timore di apporre la propria firma su atti che poi potrebbero essere impugnati e denunciati per abuso d’ufficio. Con l’abolizione del reato “l’economia e la giustizia italiana correranno più veloce, la certezza del diritto sarà meglio assicurata, e alcune migliaia di processi inutili, statisticamente già destinati all’assoluzione, saranno eliminati”, ha assicurato Nordio. “La presidenza del Consiglio Ue ha accolto la nostra proposta di rendere facoltativo, e non più obbligatorio, il mantenimento di questo reato”, ha aggiunto.

Durante il recente incontro del 14 giugno al ‘Consiglio Giustizia e Affari Interni’ in Lussemburgo, tutti gli Stati membri dell’Ue “hanno votato a favore della nostra proposta, – ha detto ancora – e la Commissione ci è venuta incontro. Ora abbiamo un via libera chiaro e definitivo, e devo ringraziare per questo straordinario lavoro tutto lo staff ministeriale i nostri magistrati di collegamento. Tra le novità del disegno di legge figurano anche una nuova stretta alla divulgazione delle intercettazioni e un ridimensionamento del perimetro del traffico di influenze illecite, limitato a condotte particolarmente gravi.

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