Distrutto il primo campo sperimentale di riso “Tea” in Lomellina. Beduschi: “Atto criminale”

Dopo aver manomesso la telecamera di sorveglianza e divelto la rete metallica di protezione, ignoti anno tagliato e sradicato le piantine.

Pavia – Distrutto il primo campo sperimentale di riso “Tea” in Lomellina. Questa notte ignoti, dopo aver manomesso la telecamera di sorveglianza e divelto la rete metallica di protezione, hanno tagliato e sradicato le piantine. A dare la notizia di quanto accaduto nel campo, ospitato presso l’azienda Cascina Erbatici della Società Agricola Radice Fossati a Mezzana Bigli, nel Pavese, è l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.

Con TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) si intende un insieme di tecniche moderne di precisione sviluppate per il miglioramento genetico: si modifica il genoma della pianta ma senza l’inserimento di DNA estraneo (per questo si differenziano dagli OGM vietati in Italia) per ottenere piante più produttive e resistenti a batteri, funghi e anche alla siccità. In particolare la varietà di riso seminata a Mezzana Bigli dovrebbe essere in grado di resistere, senza utilizzo di fungicidi, agli attacchi del fungo Pyricularia oryzae, che causa la malattia nota come brusone: una patologia fungina che può portare a perdite produttive anche del 50% e contro cui ci sono pochi farmaci.

Le TEA, grazie al miglioramento genetico (non OGM) permettono di ottenere piante più resistenti alle malattie e più adatte ad affrontare anche gli effetti del cambiamento climatico, riducendo l’uso di pesticidi e fitofarmaci e razionalizzando l’impiego di acqua. La Lombardia aveva avviato proprio a Mezzana Bigli la prima sperimentazione dell’Università degli Studi di Milano di queste tecniche, per testare la risposta delle piante al fungo responsabile della malattia nota come ‘brusone’. La sperimentazione è stata avviata su un piccolo terreno di 28 mq a segnare un grande traguardo per la ricerca biotecnologica.

“Non parliamo – commenta Beduschi – di atto vandalico. Si tratta di un gesto criminale, che compromette una sperimentazione che per primi in Italia eravamo riusciti ad avviare con uno sforzo politico importante e unendo le migliori competenze scientifiche sulla materia. Non ci sono commenti per condannare il gesto di chi, pensando di distruggere un piccolo campo di 28 metri quadri, ha bloccato anni di studi che finalmente potevano essere applicati in concreto”. “Detto che ovviamente questo gesto incivile non ci fermerà – prosegue l’assessore Beduschi – è chiaro che verranno subito presentate le denunce del caso perché si possa fare chiarezza sull’accaduto”.

“Un gesto criminale, incivile e violento – afferma il senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato – e segno di profonda ignoranza. E frutto anche di una propaganda distorta. Un atto che comunque non ci fermerà e non fermerà nemmeno il necessario progresso scientifico. Rilanceremo con ancora maggior forza perché la sfida di nutrire la nazione e di produrre di più e meglio non si arresterà di certo davanti a qualche criminale”.

“Assistiamo – aggiunge Maria Pia Abbracchio, Pro Rettrice vicaria della Statale di Milano con delega al coordinamento e alla promozione della ricerca – a un rigurgito di violenza oscurantista e antiscientifica. Quella che, come Università Statale, non abbiamo alcuna intenzione di tollerare. Questo episodio causa un danno incalcolabile non solo alla ricercatrice coinvolta, non solo al suo progetto, ma all’intera comunità scientifica e ai cittadini tutti. Ovvero quanti sono i primi portatori di interesse del lavoro svolto dal nostro ateneo. Il lavoro dei nostri scienziati, il loro obiettivo di sviluppare una coltivazione maggiormente sostenibile e a beneficio di tutti riprenderà. E proseguirà con convinzione e impegno anche maggiori”.

“Il campo sperimentale RIS8imo – concludono Vittoria Brambilla e Fabio Fornara, professori dell’Università degli Studi di Milano e responsabili della ricerca – ha uno sviluppo con le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) grazie all’Università Statale di Milano. E ha l’obiettivo di contribuire ad abbattere l’impiego di fungicidi. Ciò nell’ottica di un’agricoltura sostenibile e di qualità. Un’innovazione necessaria per affrontare le sfide dell’agricoltura di oggi e di domani. Come scienziati pubblici esprimiamo sconcerto e tristezza per aver subito una violenza ingiustificata, frutto di oscurantismo e pulsioni antiscientifiche”.

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