Piano di Sorrento, omicidio di Anna Scala: l’ex Salvatore Ferraiuolo rinviato a giudizio

La donna fu uccisa nel garage con 24 coltellate. Lui nascose il corpo e fuggì. Marito e figlia della vittima si costituiscono parte civile. Prima udienza l’11 settembre.

Napoli – Il gip del tribunale di Torre Annunziata Mariaconcetta Criscuolo ha disposto il rinvio a giudizio per Salvatore Ferraiuolo, l’uomo che ha confessato di aver ucciso l’ex compagna Anna Scala, 57enne di Vico Equense. Il femminicidio avvenne lo scorso 17 agosto a Piano di Sorrento, con 24 coltellate. Ferraiuolo – ricostruirono i carabinieri nel corso delle indagini – attese l’ex compagna in un garage nei pressi della casa di un’amica e poi l’accoltellò a morte, lasciando il cadavere nel bagagliaio dell’auto della vittima. L’uomo non si rassegnava alla fine della relazione. Ieri, la Procura di Torre Annunziata ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio. La prima udienza del processo è stata fissata per l’11 settembre in Corte d’Assise a Napoli.

Anna Scala e Salvatore Ferraiuolo

Nel processo si sono costituiti parte civile la figlia e il marito della vittima, ma anche il Comune di Piano di Sorrento, su espressa volontà del sindaco Salvatore Cappiello. Quest’ultimo sarà assistito dall’avvocato Amedeo Pisanti, mentre la figlia Maria e il marito della vittima saranno assistiti dall’avvocato Salvatore Esposito.

Anna Scala subiva da tempo le violenze dell’ex, Salvatore Ferraiuolo. L’uomo aveva più volte aggredito e minacciato la 56enne, la quale, poco prima dell’omicidio, aveva trovato il coraggio di denunciarlo. Fino a quel tragico 17 agosto 2023, quando Ferraiuolo seguì Anna Scala da Vico Equense fino a Piano di Sorrento. Quando la donna entrò in un garage, Ferraiuolo irruppe e la aggredì con un coltello di 17 centimetri, infliggendole 24 colpi mortali. Dopo il brutale assassinio, l’uomo nascose il corpo di Anna Scala nel bagagliaio della sua auto e fuggì. Ma i carabinieri della compagnia di Sorrento riuscirono a localizzarlo e ad arrestarlo quasi subito, già nel pomeriggio di quel giorno. Portato in caserma, il 55enne confessò l’omicidio della sua ex convivente.

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