Lavoro nero e scarsa sicurezza, quella milanese è “malamovida”

Ispettori del lavoro e carabinieri hanno chiuso 28 locali, dieci dei quali per utilizzo di lavoratori irregolari. Comminate sanzioni per 135mila euro.

Milano – I primi risultati del controllo svolto dall’Ispettorato d’Area Metropolitana di Milano in collaborazione con i carabinieri – nell’ambito del Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro – sui locali nella zona della movida milanese, raccontano di un panorama di diffusa violazione delle norme sul lavoro e di quelle in materia di salute e sicurezza.

Lavoro nero scovato nei locali della movida milanese

Settanta ispettori divisi in team hanno ispezionato 61 locali pubblici, in 31 dei quali sono state riscontrate irregolarità; nel corso del blitz sono stati adottati 28 provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, di cui 10 per impiego di lavoratori in nero e 18 per gravi violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; è stata riscontrata la presenza di 11 lavoratori in nero, di cui 3 clandestini; sono state impartite 23 prescrizioni per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro; sono state comminate sanzioni per complessivi 135mila euro.

L’operazione fa seguito ad altro massivo intervento dell’Ispettorato Area Metropolitana volto il 21 marzo in altra zona di Milano e con risultati analoghi (in quell’occasione le attività ispezionate furono 65).

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