Sul palco, con Elly Schlein e Lucia Annunziata, il sindaco di Bari ha attaccato i rivali. Lollobrigida replica: “Conoscerà lui la mafia”.
Bari – Il sindaco Antonio Decaro, nonostante sia finito nella bufera, ha lanciato pesanti accuse al centrodestra arrivando a dire di essere come la mafia. Sul palco, con alle spalle Elly Schlein e Lucia Annunziata, tra una lacrima e un attacco al governo, il sindaco barese ha urlato: “Ditelo da qui che questa è una città mafiosa. Ma non avete coraggio, perché siete come la mafia, senza coraggio”. Parole che gli sono costate una bella querela, non foss’altro perché neppure quando Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ha raccontato di essere andato con Decaro a chiedere la protezione della sorella del capo clan, il centrodestra era arrivato a tanto.
Così è partita la querela, annunciata dai deputati Marcello Gemmato e Francesco Paolo Sisto, il senatore Filippo Melchiorre e il candidato sindaco Fabio Romito in una conferenza stampa alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida: “Mi sembra che Bari non meriti l’imbarazzo di persone che tentano per raccogliere qualche preferenza di strumentalizzare anche concetti vergognosi, dando agli avversari politici dei mafiosi. Forse la conoscerà lui la mafia talmente bene da poter usarla come aggettivo qualificante degli altri”, ha detto il ministro, “Noi siamo lontani da questo e Romito è il candidato giusto per interrompere un modello che, probabilmente, si è consolidato nelle clientele più che nei valori che sono riferibili alla straordinaria città di Bari”.
Eppure fino a ieri, nonostante le tensioni per la lente su Bari della commissione ministeriale sugli intrecci amministrazione-mafia, la campagna elettorale era proseguita con toni sereni. Il candidato sindaco del centrodestra, Fabio Romito, sin dal principio ha detto di non voler cavalcare l’indagine dell’antimafia per la sua elezione. Lo ha fatto Decaro, con la conseguenza che quelle parole potrebbero ritorcersi conto di lui e tutta la sinistra. Per ora si è beccato una bella querela, oltre ai guai che aveva già.