De Raho attacca la premier: “Su caso Forti venuta meno la sua immagine istituzionale”

L’accusa dell’ex procuratore sulle pagine de “Il Fatto Quotidiano”, che al rientro dell’ex imprenditore ha titolato “Benvenuto assassino”.

Roma – “Credo che la presidente del Consiglio sia venuta meno alla propria immagine istituzionale. In passato ci sono stati premier che si sono recati in aeroporto, ma non per ricevere un condannato da
un’autorità straniera, ma vittime di sequestri all’estero, rientrate con aerei di Stato. Certamente è sempre importante il rientro di un detenuto italiano all’estero affinché possa eseguire la pena nel nostro Paese, ma non trovandoci di fronte a una vittima, l’accoglienza in aeroporto da parte di Giorgia Meloni non si giustifica. Vorrei sottolineare che in passato non è mai avvenuto, è una novità nel panorama politico italiano”. Il deputato del M5s ed ex magistrato Cafiero de Raho, attacca la premier in modo frontale.

Chico Forti accolto da Giorgia Meloni

Il procuratore nazionale antimafia dal 2017 al 2022, non ha peli sulla lingua sull’accoglienza di Meloni all’aeroporto al rientro di Forti dagli Stati Uniti. “Vanno rispettate le sentenze – afferma de Raho – È colpevole chi è condannato con sentenza passata in giudicato. La Corte d’Appello italiana ha riconosciuto la sentenza americana di condanna. Potrà poi esserci un processo di revisione, se ricorreranno i presupposti, ma fino alla sentenza di revisione, il risultato definitivo di condanna deve essere accettato. In uno stato di diritto va rispettata la sentenza passata in giudicato e la disputa tra innocentisti e colpevolisti non può modificare la valutazione definitiva dei giudici”. 

Nessuno scandalo sul pensiero di De Raho, nonostante sia passato dalla toga al Parlamento e sia all’opposizione di Giorgia Meloni. A sorprendere è che l’attacco dell’ex procuratore avvenga sulle pagine de “Il Fatto Quotidiano”, che all’arrivo di Chico Forti in Italia ha titolato “Benvenuto assassino“, il tutto, probabilmente, per screditare il lavoro diplomatico del governo che ha mantenuto le promesse con l’ex imprenditore trentino e con i suoi familiari. Promesse che però erano state disattese da Luigi Di Maio quando era sulla poltrona della Farnesina. Guarda caso, De Raho è nel partito dell’ex ministro degli Esteri grillino.

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