In questo momento cosi particolare per la nazione una società immobiliare intende sfrattare 270 famiglie per la riqualificazione del territorio. Probabilmente non si rendono conto della tragedia che ha colpito specie i più deboli e gli anziani. Ci manca solo che gli strappino casa.
Milano – 270 famiglie, circa 700 persone rischiano di rimanere senza casa in zona Lorenteggio. Gli inquilini in ambasce sono i residenti di via Tolstoj dal civico 64 al 74. La questione è iniziata lo scorso 30 maggio quando le famiglie si sono trovate nella casella postale un foglio informativo da parte della proprietà dello stabile che comunicava il mancato rinnovo dei contratti di locazione. Il motivo? La necessità di rispondere alle sfide del processo di cambiamento urbanistico e di attuare una radicale trasformazione dell’area residenziale.
A comunicarlo è stata la stessa Reale Immobili Spa, proprietaria degli immobili. “…Il profondo processo di cambiamento su Milano – dichiarano dalla Spa – e le nuove esigenze abitative dei cittadini…che… il complesso non potrà più soddisfare…prevede…un intervento di riqualificazione edilizia onde contribuire al processo di radicale trasformazione della città…”.
A rendere ancor più drammatica la situazione dal punto di vista sociale c’è anche la questione anagrafica. Molti dei cittadini residenti sono anziani e hanno trascorso più di trent’anni in questa zona che considerano ormai una sorta di quartiere d’origine.
“…Dalla comunicazione, sebbene non ufficiale – dichiara Milena Pollara, segretaria del Sunia Milano con delega al settore privato e grandi proprietà – la proprietà non sembra intenzionata a vendere agli inquilini, come spesso accade, né a proporre nuovi contratti a nuove condizioni. Ci è stato riferito, tra l’altro, che sono arrivate già alcune disdette…Quando ci verrà conferito il mandato, invieremo richiesta d’incontro con la proprietà e proporremo tutti i possibili scenari…”.
“… Si tratta di sei palazzi immersi in due ettari di giardini – ha sottolineato Ugo Grottoli, uno degli inquilini più attivi – con box auto, spazi giochi, alberi trentennali, aree bici. Si tratta, a nostro parere, di una speculazione immobiliare: sono circolate ipotesi di grattacieli da costruire o di abbattimento dei palazzi per costruirne altri o ancora di una radicale ristrutturazione…”. La vertenza riguarda anche altri fabbricati ubicati in quartieri popolari del capoluogo lombardo che, probabilmente, subiranno la stessa sorte. A meno di un intervento forte degli enti locali.