Roma – La Guardia di Finanza ha interrotto, nell’ultimo periodo, quattro attività di pesca a strascico in zona vietata; gli interventi operativi a contrasto di questo fenomeno predatorio hanno portato al sequestro di 4 reti a strascico ed elevato sanzioni amministrative per un totale di 10 mila euro nonché la decurtazione di un totale di 24 punti sulla licenza di pesca dei comandanti responsabili delle azioni di pesca illecite.
La prima operazione si è svolta nelle acque antistanti la località di Passoscuro del Comune di Fiumicino dove la motovedetta V.821 della Sezione Operativa Navale di Ostia individuava, in pieno giorno, un moto peschereccio che stata esercitando la pesca a strascico ad una distanza dalla costa e su una batimetrica notevolmente inferiore a quella consentita dalla normativa vigente. Tali comportamenti provocano un effetto devastante sul novellame che normalmente è presente alle basse profondità.
Stessa sorte toccava ad un altro motopeschereccio, sorpreso stavolta, in tempo di notte, da un elicottero della Sezione Aerea di Pratica di Mare in pattugliamento del mare territoriale, mentre stava utilizzando le reti a strascico in zona vietata, con sistema di tracciamento satellitare AIS spento.
Pochi giorni dopo un mezzo navale della Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta, in missione addestrativa nei confronti del personale facente parte dell’Agenzia Europea Frontex, con a bordo il personale docente della Sezione Operativa Navale di Gaeta, ha notato la presenza di un motopeschereccio, nelle acque antistanti il comune di Mondragone, che stava effettuando la pesca a strascico a distanza dalla costa non consentita. I militari hanno proceduto al sequestro della rete e ad elevare le sanzioni previste.
Stessa sorte ad un motopeschereccio nelle acque antistanti Sperlonga dove la Vedetta V.905 della Sezione Operativa di Anzio fermava l’imbarcazione intenta a pescare in zona vietata. Le operazioni in rassegna testimoniano la grande attenzione che il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia dedica al contrasto della pesca illegale ed alla tutela dell’ecosistema marino grazie al coordinamento tra mezzi navali ed aerei, pronti ad intervenire, in tempi brevissimi, su tutte le coste del Lazio.