Roma – Una senzatetto che chiede l’elemosina per comprare cibo nei pressi della stazione Termini, un anziano la vuole aiutare e la invita a pranzo a casa sua che non è distante, nel quartiere Esquilino. Ma una volta arrivati nell’abitazione lei cambia atteggiamento, non vuole più mangiare ma cerca i soldi, rovista dappertutto nei mobili e quando l’anziano le chiede di andarsene, lo minaccia con un coltello e poi fugge una volta trovati 900 euro in contanti in un cassetto. É accaduto ieri in un appartamento dell’Esquilino dove gli agenti della sezione Volanti sono intervenuti per per la segnalazione di una lite tra un uomo e una donna.
Sul posto, un 91enne italiano ha riferito di essere stato vittima di una rapina da parte della senzatetto. L’aveva conosciuta durante la mattinata, nei pressi della stazione Termini, quando la stessa gli ha chiesto di poter avere delle monete per comprare del cibo; ed è proprio in quell’occasione che l’uomo, spinto dalla compassione, ha invitato la 34enne a pranzare con lui presso la propria abitazione.
Una volta giunti a casa, la donna ha iniziato a girovagare per l’appartamento e a rovistare all’interno dei cassetti e degli indumenti. A seguito dell’ambiguo atteggiamento l’uomo l’ha invitata, più volte, a lasciare l’appartamento, scatenando, però, in lei una reazione violenta. Alla richiesta del 91enne, lei ha afferrato un coltello e lo ha minacciato, dandosi alla fuga dopo aver prelevato circa 900 euro in contanti dal cassetto di un mobile. Gli agenti della sezione Volanti, unitamente al personale del commissariato Esquilino, grazie alle descrizioni fornite dalla vittima e alle immagini di videosorveglianza presenti, poche ore dopo hanno rintracciato la donna in via Amendola, nei pressi di un portone, sprovvista di documenti.
I poliziotti, dopo vari accertamenti, hanno appurato che la donna corrispondeva alla descrizione. Così è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina aggravata ed è stata portata in carcere a “Rebibbia”. La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida della misura e l’adozione della custodia cautelare in carcere.