Vittima una 55enne con problemi psichici, ridotta in schiavitù dai tre ora a processo. I particolari dell’orribile vicenda.
Torino – E’ stata costretta a passare notti sul balcone in inverno, senza neanche una coperta, e a cercare avanzi di cibo nell’immondizia. Il tutto sotto costanti minacce e botte quotidiane. Assomiglia a un fil dell’orrore quello che sta emergendo a Torino nel corso del processo che vede imputati una badante 45enne, sua madre e il marito. La vittima, una povera donna di 55 anni affetta da problemi psichici, ha sopportato cinque anni di soprusi indicibili. I tre sono infatti accusati di riduzione in schiavitù, ma alla badante sono contestati anche i reati di lesione e appropriazione indebita per essersi intascata il denaro — circa 300 euro al mese — che avrebbe dovuto servire per l’assistenza.
La fosca vicenda è iniziata nel 2016 alla morte del padre della 55enne, rimasta sola e bisognosa di assistenza. Prima di andarsene il genitore aveva disposto di affidare la figlia a Michela G., che fino a quel momento era stata la loro badante. Michela avrebbe dovuto prendersi cura della donna, invece l’ha trasformata in una schiava.
A portare alla luce tutto lo squallido orrore è stato il tutore della 55enne, che non riuscendo più a incontrare la sua assistita si è rivolto alle forze dell’ordine. Da qui le indagini che hanno portato a incriminare i tre oggi a processo. La 55enne si trova ora in una struttura protetta.