Roma – Stavano per vendere opere d’arte rubate in Spagna, ma la polizia li ha fermati prima di concludere l’affare a Roma. Nascosti in valigia c’erano due quadri di grande valore – per un ammontare di 170mila euro – di proprietà di una galleria d’arte spagnola e trafugati tre anni fa a Madrid. Due uomini peruviani, di 42 e 49 anni, sono stati sorpresi con alcune opere – oltre ai due quadri preziosi, c’era un terzo dipinto e una bassorilievo di metallo – le due opere d’arte appena trafugate nascoste in valigia e arrestati con l’accusa di ricettazione. Ad incastrarli è stata proprio la scultura: una targa indicava la provenienza spagnola e da lì, incrociando la refurtiva con la banda dati dell’Interpol, è stato facile incastrarli.
I poliziotti della Squadra Mobile capitolina erano sulle loro tracce dopo alcune indagini: hanno raccolto elementi che hanno indicato la possibile presenza di una refurtiva proveniente dalla Spagna sul territorio romano.
Durante un appostamento davanti a un locale – dove probabilmente alcuni informatori avevano fatto la ‘soffiata’ alla polizia – nella mattinata del 24 aprile, una pattuglia ha visto i due complici entrare in un bar in via Casal de Pazzi, con delle grosse valigie.
Gli agenti li hanno fermati con la scusa di un controllo, trovando uno dei due uomini in possesso di 650 euro in contanti e all’interno di una valigia tre quadri avvolti in panni e buste. Nella valigia c’era anche una scultura di metallo munita di una targhetta, dalla quale si evinceva la provenienza spagnola.
Grazie alla collaborazione con l’Interpol, è stato possibile risalire alla proprietà delle opere d’arte ritrovate e, quindi, accertare che erano state rubate all’estero. Il vero tesoro di valore erano due dei tre quadri recuperati, intitolati ‘Caballo Blanco con carro’ e ‘Puerto de San Sebastian’, dal valore complessivo di 170mila euro.
Si tratta di opere di proprietà della galleria d’arte spagnola Lorenart ed erano stati rubati all’hotel Miguel Angel a Madrid a maggio 2021. I due uomini sono stati sottoposti a fermo per il reato di ricettazione in concorso e associati presso la casa circondariale “Regina Coeli”.