Altri otto dipendenti del corpo di polizia sospesi dal servizio. Le violenze riscontrate dal 2022 ad oggi, tra queste un tentativo di violenza sessuale ai danni di un detenuto.
Milano – Intercettazioni e immagini delle telecamere interne al carcere hanno dato corpo ad una indagine partita da alcune segnalazioni giunte alla magistratura attraverso il Garante per i detenuti. Gli inquirenti avrebbero così raccolto numerosi indizi riguardo diversi episodi di violenza ai danni di detenuti verificatisi a partire dal 2022 nel carcere minorile milanese Cesare Beccaria. Maltrattamenti e, in alcuni casi, vere e proprie torture subite negli anni dai giovani reclusi.
Con queste accuse, tredici agenti della Polizia Penitenziaria hanno ricevuto stamani un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre per altri otto dipendenti del corpo di polizia è stata disposta la sospensione dall’esercizio di pubblici uffici. I reati a vario titolo contestati dalla Procura sono maltrattamenti, concorso in tortura, e una tentata violenza sessuale nei confronti di un detenuto.
I reati a vario titolo contestati dalla Procura della Repubblica e positivamente vagliati dal Gip in relazione alle condotte degli agenti, riscontrate a partire almeno dal 2022 ad oggi e reiterate nel tempo nei confronti di diversi detenuti di età minore, sono aggravati dalla minorata difesa e dall’abuso di potere, dall’abuso di potere del pubblico ufficiale nonché dalla circostanza di aver commesso il fatto in danno di minori, dai motivi abietti e futili.