Strage nella centrale Enel: quattro morti, cinque feriti gravi, tre dispersi [VIDEO]

L’esplosione nella struttura del bacino di Suviana, sull’appennino bolognese. L’incendio è divampato al nono piano sotterraneo che si sarebbe poi allagato. Difficili i soccorsi dei sommozzatori dei Vigili del fuoco.

Bologna – Bilancio tragico e purtroppo non ancora definitivo per l’esplosione alla centrale idroelettrica Enel del bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese: quattro i morti accertati, cinque i feriti gravi e tre i dispersi. L’incidente avrebbe riguardato uno dei due gruppi di produzione di energia, impianto che era in manutenzione straordinaria e del quale oggi era previsto il collaudo. Ma all’accensione si sarebbe verificato lo scoppio e il successivo incendio.

I locali dove è avvenuto l’incidente sono al nono piano sotto terra, la struttura infatti scende per 60 metri nel bacino di Suviana, e l’esplosione avrebbe fatto crollare il solaio del piano di sopra, l’ottavo, e i locali si sono anche allagati. Difficili, quindi le operazioni di soccorso. I Vigili del fuoco, al lavoro con decine di squadre, stanno cercando di raggiungere il piano dove si è verificato l’incidente con i sommozzatori.

I cinque feriti gravi sono stati ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Forlì e Pisa. I 12 lavoratori coinvolti nell’esplosione sono quasi tutti appartenenti a ditte esterne alla società. Risulterebbe coinvolto solo un ex dipendente di Enel che lavorava come consulente per queste ditte.

La diga del bacino artificiale di Suviana non risulta coinvolta nell’incidente. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, l’esplosione è avvenuta in una centrale di pompaggio e turbinaggio che si trova a circa 2 chilometri di distanza. Al momento dunque non si registra alcun danno alla struttura della diga.

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