Provocazione Gratteri “Narco-test ai politici”, Lupi replica “Per noi il test è il voto”

Botta e risposta tra il procuratore di Napoli e il leader di Noi Moderati, e Nordio replica a distanza: “Io l’ho già fatti a suo tempo…”.

Roma – Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, non nuovo alle provocazioni, all’indomani della approvazione in Cdm dei test psico-attitudinali per i magistrati lancia la sua proposta: “sì ai test ma estesi anche a chi ha responsabilità di governo, compresi i narco test. Non ho detto di non farli, ho detto che, se è cosi importante farli per il buon funzionamento della Pubblica amministrazione, facciamoli anche per chi ha responsabilità più alte dei magistrati”. La polemica alle sue parole come sempre è assicurata. Il leader di Noi Moderati risponde con parole altrettanto di fuoco.

“Ricordo al procuratore di Napoli Gratteri che i test psicoattitudinali non sono fatti contro la magistratura, ma sono anzi a favore del futuro magistrato, che come altri dipendenti pubblici, come ad esempio quelli delle Forze Armate e della Polizia, deve dimostrare la propria idoneità a esercitare una funzione così importante e delicata. Il vero test per un politico è il voto dei cittadini, che lo eleggono”. Non usa mezzi termini Lupi, come del resto non lo ha fatto Gratteri quando gli hanno chiesto di commentare la novità per chi decide di indossare la toga. I tanto odiati test.

Maurizio Lupi

“Io rispondo per me, non faccio parte di nessuna corrente – ha detto il procuratore di Napoli -, io mi sono costruito una vita libera e posso permettermi il lusso di dire quello che penso nei confronti di chiunque. Non rispondo per gli altri”. E rincara la dose: ai test psicoattitudinali, che andrebbero praticati a coloro che occupano posizioni apicali e anche a chi ha responsabilità di Governo, Gratteri affiancherebbe anche il narco-test e l’alcol-test, perché, spiega, “chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati ma è anche ricattabile”.

Una provocazione a cui ha risposto anche il ministro Carlo Nordio: “Il test psico attitudinale l’ho già a fatto a suo tempo e per quanto riguarda gli altri sono perfettamente disponibile. Rispetto ai test la ragion pura è che abbiamo recepito le osservazioni delle Commissioni Giustizia di  Camera e Senato che andavano in questo senso e la ragion pratica è che ai test attitudinali sono sottoposte anche le forze dell’ordine. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria non si vede perché non debba essere sottoposto anche il pubblico ministero a un test attitudinale a cui sono sottoposti quelli che lavorano per lui”.  

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