Scoperta discoteca abusiva in un capannone a Prato, era anche un punto di spaccio

Frequentata dai cinesi, i carabinieri hanno scoperto la ketamina sui tavoli. Arresti, denuncia dei titolari e sanzioni da 6mila euro.

Prato – Una discoteca abusiva in un capannone in prossimità di via Galcianese è stata scoperta dai carabinieri del comando provinciale di Prato e dalla polizia municipale che la scorsa notte hanno effettuato un blitz Il locale, frequentato esclusivamente da cittadini di nazionalità cinese, si spiega in una nota del Comune, era anche utilizzato come punto di spaccio per i clienti: al loro ingresso i militari e gli operatori hanno bloccato due giovani che hanno cercato di disfarsi di alcuni sacchetti contenenti circa 60 grammi di ketamina gettandoli nel wc.

aggressione il giornale popolare

Sui tavoli erano inoltre presenti quantitativi di ketamina a disposizione dei clienti che la consumavano con le bevande e gli alimenti ordinati in precedenza. Le persone arrestate sono state accompagnate presso la caserma dei carabinieri per gli adempimenti conseguenti all’arresto mentre la polizia municipale ha proceduto al sequestro di 15 grammi di ketamina: da qui la denuncia ai gestori del locale, una donna di nazionalità cinese di circa 40 anni e un cittadino italiano di 35 anni, per favoreggiamento alla attività di spaccio e consumo di stupefacenti all’interno. Numerose le sanzioni pecuniarie amministrative per un importo pari a circa 6mila euro, tra le quali la somministrazione abusiva di alimenti e bevande.

L’indagine è partita da alcune settimane ed ha richiesto continui appostamenti da parte di personale in
borghese e una capillare attività di ‘intelligence‘ per la raccolta di informazioni all’interno di una comunità difficile da penetrare: in particolare la modalità di accesso ha richiesto una attenta preparazione, in quanto i locali e l’intera area erano chiusi e sorvegliati da un sistema sofisticato di telecamere in un contesto ambientale defilato e difficile da individuare. Gli agenti, approfittando dell’ingresso di alcuni clienti, si sono introdotti all’interno dei locali che si presentavano con quattro privé frequentati da circa una quarantina di clienti: l’ambiente appariva come lussuoso e ben arredato, con impianti acustici altamente qualificati e tecnologicamente avanzati.

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