Riceviamo e pubblichiamo: “Ho parcheggiato l’auto ritenendo di poterlo fare attesa l’assenza di segnaletica sia verticale che orizzontale. Un’ora dopo c’era una bella multa sul parabrezza”.
Misterbianco (Catania) – Un lettore siciliano ci invia una serie di foto ed un verbale, elevato dalla Locale del paese etneo, nel quale si contesta la sosta dentro le strisce blu senza aver pagato l’apposito ticket ovvero senza esporre la ricevuta.
Il presunto contravventore, ad un più attento controllo sulla pubblica via, si accorgeva che le strisce blu di via Kennedy, nei pressi del civico 59, erano state cancellate dal tempo mentre il cartello stradale, divelto, faceva bella mostra di sè appoggiato al muro, praticamente invisibile. L’utente della strada impugnerà il verbale davanti al Prefetto nella certezza di vederselo annullato ma con inevitabili perdite di tempo e denaro che superano i 18 euro di ammenda, da pagare entro cinque giorni, a fronte dei 26 euro da saldare oltre questo termine.
Ma chi punirà colui il quale ha redatto un verbale praticamente inefficace? Chi pagherà la perdita di tempo e i soldi spesi per l’impugnazione dell’atto amministrativo in danno del povero automobilista? Ma soprattutto perchè non si effettua la giusta manutenzione per gli stalli privati a pagamento? Numerosissimi utenti, al momento della notifica di un verbale per violazione al codice della strada, preferiscono pagare piuttosto che adire le vie legali o ritrovarsi impelagati in pastoie burocratiche e carta bollata. In questa maniera poco edificante gli enti locali fanno cassa. Nella certezza di farla franca.