Torino – I pazienti si rivolgevano a lui per operazioni chirurgiche relativamente semplici e non coperte da polizze assicurative, quali ad esempio infiltrazioni per curare patologie vertebrali, ma lui alle Compagnie attestava, manipolando i codici presenti nel nomenclatore sanitario, l’esecuzione di interventi chirurgici ben più complessi (artrodesi/stabilizzazione vertebrale) coperti da rimborso, intascando così cospicue somme di denaro.
Il chirurgo, che opera a Torino, è stato scoperto dalla Guardia di finanza del capoluogo piemontese e sequestrato ai suoi danni beni per quasi 400 mila euro, frutto degli espedienti illeciti. Il medico è ora indagato per aver documentato interventi chirurgici diversi da quelli effettivamente eseguiti sui pazienti, al fine di ottenere lucrosi vantaggi patrimoniali indebiti in danno, in particolare, di una primaria Compagnia assicurativa.