Sui sentieri dei cercatori d’oro, boom di turisti in California

Una nuova “febbre dell’oro”, dopo quella della fine dell’Ottocento in Canada che mobilitò migliaia di persone.

Roma – La nuove febbre dell’oro si sta spandendo in California. La precedente si diffuse alla fine dell’Ottocento in Canada e mobilitò una moltitudine di lavoratori che migrarono verso nuovi lidi, dove erano state scoperte notevoli quantità di oro da poter sfruttare commercialmente. Allora le cause di queste fenomeno, che spinse migliaia di persone ad abbandonare il duro lavoro di fabbrica, frutto della Rivoluzione industriale, per raggiungere l’agognata meta dell’arricchimento, furono varie, tra cui: miglioramento delle rete dei trasporti; lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, da cui scaturì una rapida diffusione delle notizie; un certo malcontento sociale, per cui l’oro rappresentava una forma di riscatto; un sistema monetario internazionale basato sull’oro.

In tanti migrarono verso l’Eden, ma in pochi fecero fortuna e si arricchirono. La gran parte sopportò duri momenti di privazioni. Lo spostamento di popolazione provocò l’aperture di zone in precedenza scarsamente insediate. Questo fenomeno si è riflesso nelle canzoni popolari country, in cui veniva decantata anche la rude mascolinità dei protagonisti. Ancora oggi in Sierra Nevada, la Gold Country costituisce una vera e propria attrazione turistica per escursionisti, storici e buongustai. Si sta assistendo ad un vero e proprio boom, tanto che si parla di “nuova età dell’oro”.

Un cercatore d’oro

Ma non si tratta di una nuova febbre per il prezioso metallo, bensì per il turismo che si è sviluppato. La zona sta vivendo un periodo di nuovo splendore, grazie all’arrivo di nuovi residenti. Il contesto, oltre ai centri storici e ai vecchi siti della corsa all’oro, rileva hotel del XIX secolo ristrutturati e attività sportive. Una delle attrattive più seducenti sono gli hotel in cui soggiornavano i primi cercatori d’oro. In uno di questi furono ospiti Mark Twain e Black Bart. Il primo è stato uno scrittore, umorista e saggista statunitense, considerato dalla critica una delle massime celebrità letterarie del XIX secolo. Il secondo, pirata britannico, uno dei più famosi mai esistiti.

L’arredamento degli hotels richiama i vecchi tempi andati: arredi d’epoca, carta da parati variopinta, vasche da bagno coi piedi d’argilla, ma anche tecnologie e comfort moderni.  La zona a nord di Nevada city è famosa perché nel mese di luglio ogni anno si svolge la mitica “Downieville Classic Mountain Bike Race”, una particolare gare di bici da montagna che richiama molti turisti appassionati. Nella parte più settentrionale della zona, la “Lost Sierra”, dove si trovano cime montuose di 2600 metri, si svolge il “Lost Sierra Trail”, un sentiero di oltre 900 chilometri multiuso che percorre 15 località e 6 contee.

Un paesaggio adatto a ciclisti, escursionisti e amanti di equitazione. Si tratta di percorsi selvaggi utilizzati dalle popolazioni native e dai cercatori d’oro. In un certo senso hanno rappresentato il trasporto originario della zona. Questi sentieri oggi vengono utilizzati per trasmettere una “nuova febbre dell’oro”, che è di pura vocazione turistica. Il rischio è che queste zone, quasi incontaminate, subiscano un eccesso di turismo di massa, che potrebbe portare solo danni, come è già successo in passato.

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