Con lui nei guai altre 5 persone, tra cui un albanese e un domenicano. Per 4 di loro è scattata la custodia cautelare.
Perugia – Avrebbe trasportato droga a bordo di un mezzo che il Comune gli aveva affidato per svolgere la sua attività, affiancato da un detenuto ammesso al lavoro all’esterno. E’ finito nei guai in dipendente comunale di Perugia, tra i destinatari dell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale perugino, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura guidata da Raffaele Cantone, ed eseguita dai finanzieri del Comando provinciale di Perugia. Con lui altre 5 persone: tre italiani, un albanese e un dominicano, per i quali sono scattati, a seconda dei casi, la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’indagine ha preso avvio a seguito di una segnalazione della Polizia Municipale di Perugia circa presunte irregolarità in relazione al rifornimento di carburante di un mezzo di proprietà del Comune, utilizzato da un dipendente, assunto con la qualifica di operaio. I successivi accertamenti della Guardia di Finanza hanno fatto emergere i rapporti del dipendente con un uomo, proveniente dalla Campania, già detenuto nel carcere di Capanne e ammesso al lavoro all’esterno, che a sua volta era in contatto con altri ex detenuti del carcere di Capanne e destinatari di misure alternative, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. È stato ricostruito così come il dipendente comunale, che per lo svolgimento delle proprie mansioni era stato affiancato da uno dei detenuti ammesso al lavoro all’esterno, avrebbe avuto un ruolo nelle attività di approvvigionamento e trasporto dello stupefacente, utilizzando proprio il mezzo che il Comune di Perugia gli aveva affidato per svolgere la sua attività, anche in orari lavorativi. Per tali compiti sarebbe stato ricompensato con la sostanza stupefacente, di cui egli stesso sembra facesse uso.
Nel corso delle attività investigative, durate complessivamente due mesi, sono state documentate cessioni pari a 1.700 grammi di hashish e 800 grammi di cocaina. Durante le perquisizioni domiciliari eseguite in data odierna, nell’abitazione di uno degli indagati sita in Perugia sono stati sequestrati oltre 1 chilogrammo di hashish, diviso in panetti, e banconote per un totale di 1.250 euro nonché presso un Bar sito in Ponte San Giovanni, gestito da uno degli indagati, 100 grammi di hashish e banconote per un totale di 900 euro.