Venezia – Un tunisino che viveva e lavorava come muratore a Mestre pur essendo irregolare nel territorio italiano, è stato espulso perché sospettato di preparare azioni terroristiche. Ad annunciarlo, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
L’uomo, giunto in Italia lo scorso aprile, era stato segnalato come radicale già nel suo Paese d’origine. In Italia, aveva fatto sia richiesta di protezione internazionale che di asilo che, però, gli erano state entrambe negate. Aveva trovato impiego come artigiano tuttofare in nero e aveva iniziato a frequentare una moschea di Mestre.
Secondo la Digos di Venezia, il 28enne è un appartenente alla frangia takfirista dell’islamismo estremo, la stessa che ispirò gli attentatori che massacrarono la redazione di Charlie Hebdo nel 2015.
Alla luce di questa sua posizione, è sempre stato tenuto sotto osservazione dalle Forze dell’Ordine e, dopo la bocciatura delle richieste di asilo, è stata accelerata la procedura di rimpatrio. Il giovane si trova ora in un Cpr, centro di permanenza per il rimpatrio, in attesa del suo rientro in Tunisia.