I poliziotti hanno bloccato il malvivente e restituito alla vittima, un uomo di 78 anni, oro e contanti per circa 3.500 euro.
Padova – Continuano i raggiri ai danni degli anziani, ma stavolta la vicenda ha avuto fortunatamente un lieto fine. A cadere nella truffa del falso incidente, è stato stavolta un 78enne della provincia di Padova, contattato telefonicamente da un fantomatico “maresciallo” e dal suo complice “avvocato”.
I due uomini lo avvisavano che il figlio aveva provocato un brutto incidente stradale e che rischiava l’arresto se non avesse pagato una cospicua somma di denaro. L’anziano, spaventato e tenuto volutamente impegnato dai truffatori sia al telefono di casa che al cellulare, ha assecondato i truffatori racimolando oro e soldi in contanti per circa 3.500 euro, che ha consegnato ad un giovanissimo “avvocato”, arrivato a casa sua poco dopo. Questa volta però la storia ha un lieto fine perché l’autore è stato arrestato e il bottino riconsegnato all’anziano signore.
I poliziotti della Squadra mobile di Padova, allertati per altre segnalazioni al 113 di tentativi di truffe simili avvenute nella stessa mattina in città, erano già sulle tracce di un giovane individuato dalle telecamere di videosorveglianza della stazione ferroviaria di Padova, che poche ore prima era sceso da un treno proveniente dal sud Italia. Il giovane, dopo aver atteso in stazione diverso tempo un segnale dal complice, si era allontanato facendo perdere le sue tracce.
L’esperienza e l’intuizione degli investigatori di attenderlo in stazione però è stata vincente. Il 18enne, infatti, subito dopo aver recuperato il bottino, era tornato in stazione per riprendere un treno che lo avrebbe allontanato dalla città, invece ad attenderlo ha trovato i poliziotti.
Per assicurare al complice di avere il tempo di raggiungere la stazione ed allontanarsi il prima possibile dalla città e prima ancora che l’anziano potesse rendersi conto di essere stato truffato ed avvisare quindi le Forze dell’ordine, il “centralinista” (falso maresciallo) aveva continuato a tenere la vittima impegnata in una conversazione e solo con l’arrivo dei poliziotti il 78enne si è reso conto di essere stato truffato.
Ma la disperazione ha subito lasciato spazio alla gioia di apprendere che la Polizia aveva già recuperato tutto ciò che gli era stato sottratto con l’inganno e, insieme al figlio, il 78enne ha poi raggiunto la Questura, dove ha sporto denuncia e riconosciuto nel giovane 18enne il falso avvocato.