Nove italiani su dieci festeggiano a casa. Dopo il Covid tornano le tavolate con parenti e amici. Sale la spesa media per imbandire la tavola.
Roma – A Natale vince ancora la tradizione. Secondo un’analisi Coldiretti/Ixè quasi nove italiani su dieci (88%) trascorreranno la festa più importante dell’anno a casa, dividendo il desco con parenti e amici. Tornano dunque, dopo la pandemia, le grandi tavolate.
E sempre nel rispetto della tradizione, e anche delle tasche, resta altissima (85%) la percentuale di chi provvede direttamente a cucinare sia la cena della Vigilia quanto il pranzo di Natale. Soltanto il 7% ha deciso di affidarsi interamente al cibo da asporto. La corsa ai fornelli, quindi, nelle case degli italiani è già partita: sarà una mini maratona culinaria che occuperà in media 2,7 ore.
Il numero di bocche da soddisfare durante i pranzi delle feste si attesta sugli otto commensali di media a famiglia , ma con notevoli differenze regionali. Sempre secondo l’analisi Coldiretti/Ixè, infatti, siciliani e sardi faranno tavolate con circa 10 persone, mentre nel Nord Ovest gli invitati si fermeranno a sette.
Cresce di un 10% rispetto all’anno precedente la spesa media per le tavole, che ammonta a 115 euro a famiglia, facendo segnare un ritorno ai livelli precedenti alla pandemia, dopo tre anni segnati da guerra e Covid. Per quanto riguarda le scelte culinarie il menù della Vigilia si conferma appannaggio del pesce, mentre a Natale prevale la carne, con bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche. Frutta locale di stagione e spumante non mancheranno in nove casi su dieci, il panettone batte di misura il pandoro (78% a 73%) ma entrambi saranno spesso affiancati dai dolci delle tradizioni locali.