Il prezioso documento era stato trovato da un ufficiale dell’esercito americano tra le macerie di una chiesa distrutta durante la Seconda guerra mondiale. Il soldato lo aveva portato con sé negli Stati Uniti.
Roma – Una preziosa bolla papale emessa da Papa Pio IX nel 1862, prelevata e portata negli Stati Uniti d’America da un Ufficiale dell’esercito statunitense al termine della Seconda Guerra mondiale, è stata restituita dai carabinieri Tutela Patrimonio Culturale a Don Enrico Petrucci, parroco di Santo Stefano a Scascoli di Loiano (Bologna). La restituzione è stata effettuata nella Caserma “La Marmora” dal Colonnello Alessandro Carboni, Comandante del Reparto Operativo TPC, alla presenza di Anna Bottinelli, Presidente della Monuments Men and Women Foundation.
La bolla era stata individuata oltreoceano dalla Monuments Men and Women Foundation di Dallas (USA), organizzazione no-profit creata al fine di onorare l’eredità dei Monuments Men e delle Monuments Women e il loro lavoro eroico per la difesa e salvaguardia dei tesori artistici e culturali trafugati durante la Seconda Guerra Mondiale. Il documento storico era stato incorniciato e per anni esposto alla luce del sole, che ne aveva causato un importante deterioramento del pigmento impedendo a lungo la contestualizzazione.
Grazie al supporto di S.E. Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Apostolico Vaticano, con la collaborazione di personale del Reparto Operativo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è stato possibile decifrare la pergamena che consiste in una bolla di provvisione parrocchiale inviata da Pio IX il 24 giugno 1862 in favore di Don Angelo Gamberini, nominato Rettore della chiesa di Santo Stefano di Scascoli (oggi Comune di Loiano), diocesi di Bologna.
Durante la Seconda Guerra mondiale alcune zone dell’Italia settentrionale furono devastate dai bombardamenti e dall’artiglieria, compresa la chiesa che ospitava la bolla papale. L’Ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti Wolfgang Lehmann – membro dei “Ritchie Boys”, gruppo speciale di soldati americani addestrati a Camp Ritchie per l’intelligence militare trovò il documento tra le macerie della chiesa, lo raccolse e lo portò negli Stati Uniti come ricordo del servizio militare.
Nel 2022 il nipote, Walter Lehmann, incuriosito da quel documento che era custodito nella casa paterna, dopo averne percepito l’importanza, ha contattato la Monuments Men and Women Foundation per identificare l’oggetto e coordinarne il suo rientro in Italia. La bolla è stata così consegnata e rimpatriata l’11 agosto scorso con spedizione diplomatica da personale del Comando Carabinieri TPC. Il recupero dei beni culturali e la loro valorizzazione costituisce un impegno primario per il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nella consapevolezza che esso rappresenta un valore identitario da preservare e trasmettere alle future generazioni.
(EP)