Sono centinaia le aziende agricole controllate da inizio anno dagli agenti per contrastare la piaga dello sfruttamento e del lavoro nero: 42 persone deferite, 27 imprese sospese.
Gioia Tauro – Ottanta casi di lavoro nero su 684 lavoratori e 178 aziende agricole controllati da inizio anno nella piana di Gioia Tauro. Sono state 42 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria e per 27 aziende è stata disposta la sospensione dell’attività. Elevate anche 205 sanzioni amministrative per un’importo totale di oltre 1 milione e 340 mila euro.
Questo è il bilancio della lotta al caporalato intrapresa in questi mesi dai poliziotti del locale commissariato in sinergia con la Polizia Metropolitana e dell’Ispettorato del Lavoro. Nel mirino degli agenti anche l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, soprattutto di cittadini extracomunitari, spesso adibiti al lavoro nei campi senza regolare contratto e con orari di lavoro e retribuzioni inadeguate alla quantità e qualità del lavoro svolto.
Nello sfruttamento sono coinvolte loro malgrado le comunità di stranieri stanziate nella tendopoli di San Ferdinando e nel campo container di Testa dell’Acqua. I controlli consentono di accertare anche la regolarità della presenza degli stranieri sul territorio nazionale e di effettuare, con il coordinamento del locale Ufficio Territoriale del Governo, periodici censimenti della popolazione presente nella citata tendopoli e nel campo container.