Ponte dell’Immacolata, oltre 13 milioni in viaggio. Parola d’ordine: risparmio

Secondo Federalberghi la maggior parte dei vacanzieri resterà in Italia e andrà a casa i parenti e amici. Gettonate le città d’arte e la montagna. Per muoversi si preferisce l’auto.

Roma – Saranno 13,3 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per il prossimo Ponte dell’Immacolata. La maggioranza (il 96,3%) resterà in Italia e soltanto il 3,7% (contro il 5,9% dello scorso anno) ha scelto destinazioni estere. La spesa media complessiva a persona per questo Ponte sarà di circa 432 euro, con un giro di affari di 4 miliardi e 461 milioni di euro (+7,6% rispetto al 2022). La durata media del soggiorno sarà di circa tre notti trascorse fuori casa. A rivelare questi numeri è l’indagine realizzata da Federalberghi.

Città d’arte e montagna le mete più gettonate

La ricerca del relax è il movente che spinge la maggior parte degli italiani (44,9%) a concedersi una vacanza in questo ponte. Al secondo posto in classifica (35,3%) è il desiderio di ricongiungersi con i propri familiari, seguito dalla voglia di divertimento (25,4%).

Chi ha deciso di partire, nella maggioranza dei casi (43,4%) quest’anno si è mosso con largo anticipo prenotando la vacanza un mese prima. Chi resterà in Italia per il Ponte dell’8 dicembre sceglierà in primis le località d’arte (30,2%), la montagna (28,2%) e le località di mare (14%). Seguono poi le terme (3,8%) e i laghi (3,5%). Per chi andrà all’estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (82,6%).

Per quanto riguarda le modalità di alloggio, gli italiani preferiscono la casa di parenti e amici (35,2%), una soluzione a “costo zero” e che non necessita di prenotazione. Al secondo posto si piazzano alberghi e villaggi turistici (26,6%), a seguire i bed & breakfast (14,8%), le case di proprietà (11,7%), i rifugi alpini (5,6%) e il soggiorno in residence (3,5%). 

I dati diffusi da Federalberghi

Per raggiungere le mete della vacanza, la stragrande maggioranza utilizzerà la propria auto: ben il 74,5%. Il 14% viaggerà in aereo e soltanto l’8% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (65,2%). 

Come di consueto, la spesa dei turisti si distribuisce su tutte le componenti della filiera: il 23,2% del budget è destinato ai pasti, il 20,5% al pernottamento, il 28,9% ai viaggi e il 14,1% allo shopping. Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (43,2%), escursioni e gite (27,4%), partecipazione a eventi enogastronomici (22,2%), visita a musei o mostre (14%) e a monumenti (13,6%).

Chi resta a casa invece nel 45% dei casi lo fa per motivi economici; il 14,4% perché partirà in un altro periodo e il 12,4% per motivi familiari.

Il presidente di Federalberghi: “Parola d’ordine, risparmio”

 “Sicuramente la festività che il calendario di quest’anno ha fatto cadere di venerdì, ha aiutato i nostri concittadini nel progettare un viaggio”,  commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Che sottolinea come rispetto allo scorso anno si registra un aumento del giro di affari, ma nel contempo la tendenza al risparmio espressa dalle scelte degli italiani. “Si tende sostanzialmente a tagliare sulle spese relative all’alloggio, al cibo e ai divertimenti e si pianifica magari una vacanza più breve. Però una cosa sembra chiara: gli italiani stringono la cinghia e non rinunciano a partire“, conclude Bocca.

 

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