Finti corsi di formazione in azienda e frode, tre denunce a Forlì e Gatteo

Due aziende della provincia sono finite nel mirino della GdF per aver utilizzato crediti d’imposta non spettanti per oltre 500 mila euro.

Forlì – Crediti d’imposta non spettanti per oltre 500 mila euro sono stati scoperti dalla Guardia di finanza di Forlì. Tre persone sono state denunciate. Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finite due imprese della provincia: la prima – che opera nel settore della costruzione di edifici – con sede a Gatteo (FC); l’altra, attiva nel campo del commercio al dettaglio di confezioni per adulti, con sede nel capoluogo. 

Dalle indagini è emerso che l’impresa di Gatteo aveva utilizzato, in compensazione di tasse dovute, un credito d’imposta di circa 480 mila euro, che può essere finanziato con risorse del PNRR, derivante da investimenti per la formazione del personale nell’utilizzo di programmi informatici e software, di fatto mai avvenuta. 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede, infatti, un insieme integrato di investimenti e riforme orientato a migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività del Paese, a favorire l’attrazione degli investimenti e in generale ad accrescere la fiducia di cittadini e imprese, la cui Missione 1 – che fa riferimento alla digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – contempla incentivi alle imprese anche sotto forma di crediti d’imposta. 

Le Fiamme Gialle cesenaticensi hanno rilevato, in particolare, che i corsi di formazione «4.0», sono stati sostenuti solo sulla carta nei riguardi di oltre duecento operai, per un totale complessivo di 42.000 ore; una buona parte, peraltro, sarebbero state erogate anche durante il periodo di restrizione pandemica. 

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