Colpo al narcotraffico nel Barese: 19 arresti legati al clan Cipriano [VIDEO]

I membri dell’associazione a delinquere usavano un vero e proprio “glossario” in codice per non essere scoperti.

Bitonto – Blitz contro il narcotraffico stamani in Puglia, con 19 arresti e 32 indagati, tutti ritenuti appartenenti ad un sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti legato al clan Cipriano e attivo nei territori dei Comuni di Bitonto, Palo del Colle, Bitetto e Noicattaro. A eseguire l’operazione sono stati i carabinieri del Comando Compagnia di Modugno, coadiuvati dai militari di reparti del Comando Provinciale di Bari e supportati dal Nucleo Cinofili di Modugno nonché da personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Puglia” e del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri. Le misure cautelari sono state eseguite su richiesta della Dda di Bari.

Il provvedimento scaturisce dall’indagine, denominata “Bypass”, condotta dal 2019 al 2020 dai carabinieri di Bitonto, che ha acclarato l’esistenza di una radicata associazione per delinquere dedita al narcotraffico operante sotto l’egida del clan Cipriano, composta da numerosi adepti e strutturata su base piramidale, con ramificazioni in diverse parti del territorio della provincia di Bari, in particolare a Bitonto, Palo del Colle, Bitetto e Noicattaro.

L’intensa attività di spaccio era condotta e gestita dal medesimo clan nel territorio di Bitonto, anche per il tramite di familiari e pusher. Il sodalizio aveva tentato di “bypassare” i controlli delle forze dell’ordine, intensificatisi in conseguenza dell’omicidio di una donna, Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di mafia, spostando l’attività illecita in altri Comuni, in particolare nel Comune di Palo del Colle.

Il Maggiore Bosso: “Così abbiamo colpito il clan Cipriano”

L’indagine aveva consentito di arrestare 21 persone colte in flagranza di reato in materia di sostanze stupefacenti, sequestrare 18 Kg di droga – 8 di hashish/amnesia, 1.5 di cocaina, 6 di eroina e 2 di marijuana – nonché circa 175 mila euro. Due persone sono state deferite in stato di libertà e 10 segnalate alla locale Prefettura in quanto assuntori.

Narcotraffico nel Barese, il glossario dello spaccio

Le persone intercettate usavano un linguaggio criptico nel corso delle conversazioni monitorate, con il chiaro intento di eludere eventuali investigazioni, prestando particolare attenzione a non essere troppo espliciti nelle comunicazioni o, addirittura, in alcune occasioni, troncavano in modo brusco la conversazione, rimandando il seguito a contatti diretti.

Secondo questo codice comunicativo, “provolone” indicava un danno verificatosi nella gestione dell’attività di spaccio; “Allora con Barbara, non con Angela”, in riferimento rispettivamente alla eroina o alla cocaina; “Il piccolo o il grande” definiva la quantità (rispettivamente le dosi da 20 o 50 euro); “la valigia” un panetto di hashish, oppure “maglie o lui” per indicare le singole dosi; “Meri, birre o felpe” designava la marijuana e “una mano o due mani” la sua quantità, ovvero rispettivamente 5 o 10 grammi.

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