In manette a Ostia un brasiliano ricercato in patria per omicidio

Da mesi si nascondeva con la moglie in una villetta. Ogni giorno raggiungeva Roma dove lavorava in centro come muratore.

Roma – Poteva sembrare un comune pendolare che tutti i giorni prendeva il treno da Ostia a Roma per lavorare come muratore nel centro della capitale; in realtà era un pericoloso latitante ricercato per un omicidio commesso a sangue freddo nel febbraio 2016 durante una rapina andata a vuoto.

Si chiama Renan Brito Da Silva junior, 32 anni, brasiliano di Anapolis, una città di 400 mila abitanti nei pressi della capitale Brasilia, e da mesi si nascondeva a Ostia, in una insospettabile villetta nella parte più residenziale della città: a giugno il tribunale di Anapolis ha spiccato un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti e il sospetto della polizia federale brasiliana è che abbia un ruolo anche in un altro omicidio commesso. I finanzieri sono giunti all’arresto dopo aver riscontrato la presenza di una donna sudamericana da poco abitante nel quartiere. Gli approfondimenti delle Fiamme gialle – che si sono avvalsi dei canali di cooperazione internazionale di polizia – hanno fatto emergere che si trattava della moglie del ricercato, lasciando presumere che questi potesse aver trovato rifugio nella stessa abitazione.

La villa è stata subito sottoposta a una discreta osservazione che ha consentito di bloccare l’uomo mentre era intento a farvi rientro, dopo essere sceso da un treno proveniente dalla Capitale. Il latitante è stato arrestato e associato alla casa circondariale di Regina Coeli, in attesa dell’udienza presso la Corte d’Appello capitolina che dovrà pronunciarsi sull’estradizione.

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