Gli abusi da parte dell’uomo erano iniziati quando la vittima aveva appena 10 anni. La vittima costretta a usare materiale pornografico.
L’AQUILA – Per sei anni aveva violentato la figlia dell’ormai ex compagna, ancora minorenne. Finché la ragazzina di Sulmona ha finalmente trovato il coraggio di denunciare alle autorità gli abusi subiti dall’ex fidanzato della madre, un ex bancario di 62 anni. Ora l’uomo è finito in carcere con l’accusa di abusi sessuali aggravati e continuati su una minorenne e dovrà scontare una pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione.
La ragazzina, oggi 16enne, ha raccontato anni di violenze subìte in casa dopo la fine della relazione tra il 62enne e la madre, la quale era rimasta all’oscuro di tutto fino alla rottura del rapporto. L’uomo aveva abusato della figlia della sua ex compagna dal 2009 al 2015, da quando la bambina aveva appena 10 anni, costringendola a guardare e fare uso di materiale pornografico. Per questo motivo, la procura di Sulmona ha accusato il 62enne anche del reato di corruzione di minore, aumentando così gli anni di reclusione rispetto a quanto inizialmente deciso dai giudici di primo grado dopo il rito abbreviato.