Blitz anticamorra a Genova, sei arresti [Video]

Nel mirino un bar-gelateria di Pegli, gestito tramite prestanome da un pregiudicato in carcere per traffico di stupefacenti.

Genova – Sei persone di origine campana sono state arrestate stamani a Genova. Per loro l’accusa è di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante di agevolare la camorra. Gli indagati avrebbero rilevato il bar gelateria “Libeccio”, sito sul Lungomare di Pegli, per intestarlo a un prestanome allo scopo di evitare che il locale fosse ricondotto al reale proprietario, Angelo Russo, originario del Rione Traiano a Napoli e attualmente in carcere per traffico di sostanze stupefacenti. Russo era stato arrestato a Genova nel 2019, nel corso di un’operazione antidroga in quanto facente parte di una rete di narcotrafficanti con base nel capoluogo campano, ed è stato condannato in via definitiva nel 2011.

Le operazioni sono state eseguite dai militari del Comando Provinciale di Genova e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza e personale della Squadra Mobile e della Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo di Genova (S.I.S.C.O.) della Polizia di Stato.

Dalle indagini è emerso che a gestire formalmente il locale era Liberato Soriente, originario di Torre Annunziata ma da tempo residente a Genova, dove ha sempre svolto l’attività di barista. Nella realtà però la direzione del bar era condotta personalmente da Russo, il quale, celato dietro al prestanome, lo aveva anche ristrutturato, con capitali ritenuti di dubbia provenienza, dopo che nel 2016 il locale, allora gestito da precedenti proprietari, era stato oggetto di un incendio di natura dolosa.

Per condurre il bar-gelateria, Russo si è avvalso anche di altre persone di propria fiducia, tra le quali il figlio Mario, che si era trasferito apposta a Genova da Napoli; di recente l’uomo era rimasto ferito in un agguato a colpi di arma da fuoco nel Rione Traiano. Alla gestione del “Libeccio”, sempre per conto del pregiudicato, partecipavano anche Francesco Cinquegranella, figlio di un esponente di spicco della camorra e latitante dal 2002, Antonio Novelletti e una sorella dello stesso Russo, Antonietta. Tutte le persone coinvolte sono state arrestate: Cinquegranella, Mario Russo e Novelletti ai domiciliari, Soriente e Antonietta Russo con l’obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Il locale è stato sottoposto a sequestro e proseguirà l’attività sotto la gestione di un amministratore giudiziario. Contestualmente, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato stanno effettuando perquisizioni a Napoli e in provincia di Udine.

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