Autore dell’assalto, compiuto con un fucile semiautomatico, è un ex militare istruttore di armi, tuttora in fuga.
Lewiston (Maine), Usa – Ha sparato all’impazzata con un fucile semiautomatico AR-15 uccidendo almeno 18 persone e ferendone 13 (in un primo momento si era temuto ci fossero 22 vittime e oltre 60 feriti). A compiere la strage in due aree di Lewiston, la seconda città del Maine, un uomo di nome Robert Card, 40 anni, ex militare istruttore d’armi. Secondo fonti della polizia, l’uomo è tuttora in fuga e le autorità, con la collaborazione dell’Fbi, lo stanno cercando senza sosta. Intanto ai residenti è stato ordinato di restare in casa perché l’aggressore è “armato e pericoloso”. Le scuole e gli uffici comunali oggi resteranno chiusi per precauzione. Molti dei feriti sono gravi, quindi il bilancio purtroppo è ancora provvisorio.
Secondo le prime informazioni, Card sarebbe affiliato all’esercito nei riservisti e di recente avrebbe avuto dei problemi mentali, per i quali sarebbe stato ricoverato due settimane nell’estate scorsa prima di essere dimesso. E di recente, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe perso il suo lavoro.
Secondo le tv locali l’aggressore avrebbe aperto il fuoco in due diverse aree della città, che conta 40 mila abitanti: nel bar-ristorante “Schemengees Bar & Grille” e nella sala da bowling “Just-In-Time Recreation” dove in un primo momento sembrava fosse in corso una festa per bambini. In precedenza, i media americani avevano parlato anche di una sparatoria in un centro di distribuzione della catena di grandi magazzini Walmart.
Durante la notte si è diffusa la voce che l’uomo era stato catturato e sulla piattaforma “X” sono circolati alcuni video che riprendevano l’arresto. Sia la notizia che i filmati si sono però rivelati dei “fake”. Card, confermano le autorità, è quindi tuttora libero e la caccia all’uomo procede senza sosta. “Per favore restate in casa. Se vedete attività o individui sospetti chiamate il 911”, è il messaggio subito diffuso dalla polizia e dalla municipalità sui propri profili social.
Pubblicata dalla polizia anche una foto dell’aggressore armato e un’immagine della sua auto, una Subaru Outback bianca, poi individuata nella vicina cittadina di Lisbon.
Informato della strage mentre si trovava alla cena di Stato che aveva come ospite il premier dell’Australia Antony Albanese, il presidente Joe Biden ha subito telefonato alla governatrice del Maine, Janet Mills, per offrire il sostegno federale necessario.
L’ennesima strage è destinata a riaccendere il dibattito sulla diffusione delle armi. Dall’inizio dell’anno sono già oltre 100 le sparatorie di massa avvenute in Usa e oltre 7.500 persone sono morte in seguito al colpi di armi da fuoco.