Cinque arresti per spaccio nella Capitale

Impegnati in numerose attività di controllo del territorio gli agenti sequestrano oltre un Kg di hashish.

Roma – Ad Ostia, gli agenti della polizia di Stato del reparto prevenzione crimine, in ausilio agli uomini del X° Distretto Lido di Ostia, per il controllo del territorio, a seguito di un controllo di un’autovettura hanno rinvenuto e sequestrato oltre un Kg di hashish. I poliziotti, percorrendo largo Girolamo da Montesarchio, hanno notato una macchina con 4 ragazzi a bordo i quali, dopo essersi accorti della presenza di una vettura della polizia, hanno assunto un atteggiamento sospetto e nervoso. Gli agenti hanno quindi deciso di sottoporre ad un controllo le persone a bordo, due delle quali, una volta scese dall’autoveicolo, hanno mostrato un’evidente protuberanza all’altezza dei genitali ed alla richiesta dei poliziotti di mostrare loro cosa celassero, gli stessi hanno estratto un totale di dodici panetti di hashish, per un peso di quasi un Kg e 200 grammi. Accompagnati successivamente presso gli uffici del Distretto, i due romani di 19 e 21 anni sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, poi convalidato dall’Autorità Giudiziaria. Gli altri due occupanti, invece, sono stati denunciati.

L’hashish sequestrato

In zona Colombo, invece, è stata una specifica attività di osservazione, finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, a portare all’arresto da parte degli uomini della polizia di Stato del commissariato Colombo di un uomo romano. Gli investigatori, a seguito delle indagini condotte, hanno appurato che l’uomo, come nascondiglio per la droga da spacciare, utilizzava la propria cassetta della posta della sua abitazione, all’interno della quale sono stati rinvenuti diversi grammi di hashish. Inoltre, a seguito della perquisizione domiciliare, anche grazie all’ausilio del personale della squadra cinofili di Nettuno, con il cane antidroga Odina, sono stati rinvenuti ulteriori quantitativi della stessa sostanza per un peso complessivo di oltre un etto. L’uomo al termine dell’attività di polizia Giudiziaria è stato tratto in arresto poi convalidato dall’A.G.

Gli investigatori del commissariato Esquilino, a seguito di attività investigativa, hanno sottoposto a controllo un’autovettura con all’interno due ragazzi rumeni di 26 e 21 anni. Hanno quindi proceduto alla perquisizione del veicolo che ha portato al rinvenimento e sequestro di diversi involucri di cocaina, 2 telefoni cellulari e 520 euro in contanti. I poliziotti hanno quindi arrestato i due giovani poiché gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del II° Distretto Salario Parioli, durante il loro regolare servizio di controllo del territorio, hanno fermato una macchina con a bordo 3 uomini: il conducente, un ragazzo di origine inglese, per evitare il controllo da parte dei poliziotti, ha provato a fuggire ma, rincorso da uno degli agenti, è stato subito bloccato. Una volta raggiunto, lo stesso ha dato in escandescenza coinvolgendo l’agente in una colluttazione, colpendolo con calci e pugni ed estraendo dalla tasca un coltello a serramanico, senza riuscire fortunatamente ad aprirlo. Il giovane è stato quindi arrestato. Alla fine dell’operazione, oltre al coltello, sono stati sequestrati 155 euro in contanti e diverse dosi di hashish. Il poliziotto ha riportato contusioni multiple giudicate guaribili in 5 giorni.

È stata la segnalazione inviata alla sala operativa, tramite l’app Youpol, l’applicazione per smartphone che permette di interagire in forma anonima con la polizia di Stato, a far scattare le indagini da parte dei poliziotti del III Distretto Fidene Serpentara. La nota ricevuta descriveva, infatti, la presenza, all’interno di un’abitazione in zona Val Melaina, di un notevole quantitativo di sostanza stupefacente. Effettivamente la perquisizione domiciliare effettuata dagli investigatori ha portato al rinvenimento di 150 grammi di marijuana all’interno di barattoli di vetro nascosti in casa di un uomo che, al termine delle attività, è stato poi denunciato.

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