I quattro finiti in manette sono ritenuti responsabili di una lunga serie di rapine a mano armata messe a segno tra Padova e Treviso.
Padova – A conclusione di una lungo lavoro d’indagine i carabinieri hanno tratto in arresto quattro persone componenti di un gruppo d’azione che da un anno seminava il panico in Veneto.
A luglio dell’anno scorso la banda aveva messo a segno, a distanza di pochi minuti, due rapine pluriaggravate, con uso di armi, ai danni di altrettante sale slot nei comuni di Curtarolo (PD) e San Martino di Lupari (PD). Per commettere questi delitti e per la successiva fuga era stata utilizzata una Fiat 500 di colore bianco risultata rubata a Castelfranco Veneto la stessa sera delle rapine, autovettura poi rinvenuta poi bruciata nel comune di San Zenone degli Ezzelini e sulla quale erano state applicate le targhe rubate ad altro veicolo simile.
Dal luogo del rinvenimento veniva notata allontanarsi una Fiat Punto poi risultata in uso ad uno degli indagati. I militari hanno preso a seguirne le tracce così da poter attribuire al gruppo altri due colpi messi a segno sempre a luglio 2022 a Bussolengo e Sarmeola – Rubano. Ulteriori indagini hanno evidenziato come la banda utilizzasse alcune autovetture “pulite” per giungere nelle zone delle rapine, vetture riconducibili a giostrai gravitanti nelle provincie di Verona e Treviso.
Gli indizi raccolti hanno permesso alla Procura di Padova di riunire i vari procedimenti e di dare l’avvio ad ulteriori indagini nei confronti dei componenti della banda. Nel corso dell’inchiesta, nel novembre dell’anno scorso a Verona i carabinieri si sono messi all’inseguimento di un’Audi RS6, con targa tedesca, con a bordo due degli indagati. A folle velocità, i fuggitivi percorrevano alcune vie di Verona anche contromano, causando tre incidenti stradali e il ferimento di una persona, motivo per cui venivano arrestati per resistenza, lesioni personali ed incidente stradale con fuga ed omissione di soccorso. L’intero castello accusatorio nei confronti della banda è stata in seguito completato grazie ad una serie di perquisizioni domiciliari.
Le manette sono scattate ai polsi di un uomo di 35 anni residente a Paese, di un 44enne di Istrana, e di due uomini di 28 e 35 anni residenti a Vedelago.