Dopo un litigio per gelosia il presunto assassino avrebbe colpito la vittima a bastonate sino a vederlo morire. Subito dopo avrebbe tentato di distruggere il cadavere dandogli fuoco. In casa della vittima l’odierno indagato per omicidio avrebbe trafugato soldi e carte di credito.
Sassari – Nelle prime ore di ieri la Squadra Volante è intervenuta presso questa via Piandanna, in quanto era stata segnalata la presenza di una salma carbonizzata in un campo. Sul posto, in un dirupo, la medesima Squadra ha appurato la presenza di resti riconducibili ad un corpo umano, a cui era stato verosimilmente dato fuoco. Ad esito dell’intervento della polizia scientifica unitamente al medico legale è stata confermata la natura umana dei resti.
Successivamente, dall’attività di indagine svolta dai poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dal sostituto procuratore di turno, è emerso che i resti appartengono a Nicola Pasquarella, 80 anni, pensionato di Ittiri ma residente a Sassari, che sarebbe stato colpito con un bastone al termine di una lite, per motivi di gelosia, da parte di un uomo di 48 anni, Antonio Luigi Fiori, il quale avrebbe poi dato fuoco alla salma.
Nei confronti del presunto assassino, in nottata, il pubblico ministero ha disposto il fermo. La segnalazione è arrivata da una donna che, in stato confusionale, ha indicato ai poliziotti la presenza dei resti carbonizzati in un campo di via Piandanna. Dall’attività di indagine è emerso che, al termine di una lite verbale, avvenuta circa due settimane fa, la vittima sarebbe stata colpita inizialmente alla nuca e, successivamente, al collo.
Ormai cadavere Pasquarella sarebbe stato dato alle fiamme appiccate con benzina. Successivamente l’odierno indagato si sarebbe recato presso l’abitazione della vittima per impossessarsi di denaro e carte bancomat. Il fermo di Fiori è stato disposto per i reati di omicidio, occultamento di cadavere e furto.