Carta d’identità elettronica: nuove modalità d’uso e accesso ai servizi digitali

L’utilizzo della Carta d’identità elettronica (Cie) come identità digitale principale è stato reso più semplice, superando cosi la necessità dello Spid. I cittadini possono accedere a servizi digitali utilizzando una password o l’app CieID, rendendo più agevole l’accesso alle funzionalità online.

Roma – Il governo agevola il percorso ed il riconoscimento attraverso la Carta d’identità elettronica (Cie), che diventa più semplice da usare. Lo scopo è sostituire lo Spid per diventare l’identità digitale più utilizzata. Il dipartimento per la Trasformazione digitale, il ministero dell’Interno e la Zecca dello Stato hanno comunicato, così, che già tutti i cittadini in possesso della Cie potranno accedere ai servizi digitali della Pubblica amministrazione e dei privati, impostando on line semplicemente una password senza aver più bisogno della carta fisica a portata di mano.

La novità più sostanziosa era stata lanciata già a fine marzo con l’introduzione dei livelli di sicurezza 1 e 2. Dopo una fase di sperimentazione con alcune amministrazioni, per accedere a tutti i servizi digitali che lo permettono, si potrà scegliere se continuare ad utilizzare la carta fisica oppure, in modo più semplice, inquadrare il Qr code con l’apposita app, CieID.

Oppure, inserire ancora e-mail e password per poi ricevere via sms un code temporaneo. Per la Cie si tratta di un passo avanti significativo: per molto tempo, infatti, è stato possibile usare l’identità digitale collegata alla Cie solo con il livello di sicurezza 3. Questo significava l’obbligo di avere sempre sottomano la carta fisica, e avere un lettore di smart card per il proprio computer, oltre alla tecnologia Nfc sul telefono cellulare. Praticamente difficile avere la strumentazione adatta per questo percorso. Con il passaggio ai livelli di sicurezza 1 e 2, invece, diventa possibile anche accedere ai servizi, come ad esempio alla propria area riservata nel sito dell’Inps o dell’Agenzia delle Entrate, avendo con sé solo lo smartphone. Insomma, sembra tutto più facile.

Vantaggi e differenze rispetto allo Spid

Il governo, peraltro, ha ricordato che la Carta d’identità elettronica è l’unico strumento che permette il riconoscimento fisico di una persona, dato che lo Spid, gestito da aziende private, non è un documento come la patente, il passaporto o, appunto, la carta d’identità. Inoltre, resta comunque la possibilità di usare la Cie fisica per accedere con il livello 3 di sicurezza nei casi in cui è necessario. Una possibilità che lo Spid prevede a pagamento e che quasi nessuno utilizza. In più, la Cie permette di firmare un documento digitale attraverso una firma elettronica avanzata, sia in ambito pubblico che privato. Vedremo se è veramente semplificazione o ulteriore burocrazia.

Per richiedere o attivare, comunque, la propria Cie si possono seguire le procedure indicate nel sito ufficiale. Ma in sintesi, per quel che riguarda i livelli 1 e 2, cioè quelli più comunemente utilizzati, l’attivazione si può fare già dal momento in cui si richiede la carta: è sufficiente in questo caso avere il proprio codice fiscale oltre al numero di serie della Cie e alla prima metà del codice Puk, che vengono comunicati quando si fa richiesta. Come detto, la semplificazione nell’utilizzo della Cie è parte della strategia dichiarata, da parte del governo di privilegiare la Carta d’identità elettronica a scapito dello Spid, che oggi è nettamente lo strumento più utilizzato.

Un passo avanti per la semplificazione digitale

La Cie ha avuto in passato dei problemi di praticità nell’uso, che ora si sta tentando di risolvere per renderla più accessibile. Se questi tentativi avessero un riscontro positivo dagli utenti, il governo Meloni potrebbe arrivare a tagliare i finanziamenti alle aziende che gestiscono lo Spid e mantenere la Cie come unica identità digitale. Il controllo totale delle identità è servito.

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