I militari hanno scovato sacchetti di molluschi bivalvi, nella fattispecie cozze e vongole conservati fuori dalle celle frigorifere interrompendo pericolosamente la catena del freddo. Inoltre l’azienda che stoccava il pesce non aveva i permessi necessari per farlo.
Sassari – In occasione di un mirato servizio di vigilanza stradale nella periferia di Olbia, gli operatori del Distaccamento polizia Stradale di Olbia, hanno intimato l’alt ad un furgone che trasportava merci in regime di “temperatura controllata”.
Una volta aperto il vano, gli agenti hanno rilevato che al suo interno vi erano sostanze alimentari di varia natura. Tra queste spiccava la presenza di sacchetti di molluschi bivalvi, nella fattispecie cozze e vongole, trasportate a diretto contatto con il piano di carico, con grave rischio di contaminazione. Per questo motivo e per l’assenza di documenti di trasporto degli stessi molluschi, veniva richiesto l’intervento del Reparto Operativo della Guardia Costiera di Olbia e di personale della ASL Gallura – Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale.
Il personale della Polizia Stradale, della Guardia Costiera e dei due Servizi della ASL Gallura citati, pertanto hanno perquisito il capannone sito nella zona industriale di Olbia. All’interno dello stabilimento è stata scoperta una ditta del nord Italia che, per lo smistamento, aveva stoccato le sostanze alimentari a temperatura ambiente, interrompendo, così, la catena del freddo.
Il gestore della filiera alimentare di quest’ultima ditta è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania che ne ha disposto la distruzione della merce deperibile. Nel contempo sono state contestate altre sanzioni amministrative sia per l’inidonea etichettatura delle casse di pesce ed altri prodotti alimentari sia per la mancata comunicazione alla SUAP del Comune di Olbia sullo svolgimento delle attività in argomento.