Si sveglia sentendo il rumore della motosega e spara al vicino. Ultras della Lazio finisce in manette per tentato omicidio. Il ragazzo è stato operato all’ospedale Pertini.
TIVOLI – Prima la lite e poi la pistola. Mirko Buzzi, trentasei anni, conosciuto come Er Mutanda, ultras della Lazio e impiegato Ama, stanco dei rumori del vicino ha esploso due colpi di arma da fuoco.
“È domenica e non sono neanche le 8, non fare casino” avrebbe detto il tifoso prima di prendere il revolver con il quale ha colpito alla gamba il vicino di 25 anni.
Lui, il giovane vicino di casa, era a lavoro nel proprio giardino dove con una motosega stava tagliando una siepe. Ma il rumore, eccessivo per l’ultras che si sarebbe svegliato per questo, ha finito per farlo andare in escandescenza.
Dopo l’alterco, Buzzi ha estratto la pistola e ha esploso due colpi che hanno attinto il ragazzo alla gamba.
Buzzi subito l’aggressione armata è scappato, è infatti uscito di casa e ha fatto perdere le proprie tracce. Solo una telefonata l’ha fatto rinsavire, tanto da decidere di consegnarsi ai carabinieri di Tivoli.
I residenti della zona, allarmati per il rumore degli spari, hanno chiamato il 112. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure e poi hanno preso in carico il giovane. Il ragazzo è stato quindi ricoverato all’ospedale Pertini dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Buzzi adesso deve rispondere dell’accusa di tentato omicidio.