Danno erariale milionario nel comparto sanitario. La Corte dei Conti dispone il sequestro di beni e disponibilità in capo ai due supposti “compari”. Milioni di euro sottratti allo Stato.
Como – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno concluso gli approfondimenti delegati dalla Procura Regionale Lombardia della Corte dei Conti in capo a un medico e ad un’infermiera, contestando un danno erariale complessivo a carico dei due già pubblici dipendenti per un importo pari ad € 3.153.872,28.
La vicenda, sottesa alla notizia di danno da cui sono originati gli approfondimenti istruttori, è stata oggetto di attenzione da parte delle cronache giudiziarie negli ultimi anni, essendo afferente alle morti provocate, negli anni dal 2010 al 2014, ad alcuni pazienti, dal personale sanitario dell’Ospedale di Saronno tramite l’infusione di una commistione venefica e letale di farmaci.
Gli approfondimenti ispettivi svolti hanno permesso di acclarare come, sulla base del vincolo di dipendenza dei due soggetti con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, le condotte contestate in ambito penale agli imputati abbiano generato la sussistenza di una duplice responsabilità erariale in danno dell’ASST Valle Olona: da un lato, il danno indiretto, cagionato dai risarcimenti che l’Ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, dall’altro l’ulteriore danno non patrimoniale, nella fattispecie di danno all’immagine, derivato dal discredito gettato sulla funzionalità e la capacità assistenziale della struttura.
Pertanto, al termine dell’attività, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha quantificato in € 900.000 in capo all’infermiera e in € 2.253.872,28 nei confronti del medico il danno erariale complessivamente cagionato, importi per i quali è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo, alla luce del fondato timore di attenuazione della garanzia del credito erariale.