In attesa dell’inasprimento delle pene previste per chi provoca incendi le Forze dell’ordine continuano senza soste nella loro opera di repressione dell’odioso reato che ha causato vittime e la distruzione di migliaia di ettari di territorio verde fra boschi, macchia mediterranea, riserve protette ed osasi naturalistiche in tutta Italia.
Enna – I carabinieri della Stazione di Barrafranca hanno arrestato un uomo di 79 anni originario del luogo ritenuto responsabile di un vasto incendio che ha interessato le contrade Moli e Caldarella della cittadina barrese. Le fiamme, divampate nelle prime ore del pomeriggio, hanno distrutto circa trenta ettari di uliveti, colture varie e sterpaglie a dimora su fondi di privati, rischiando, tra l’altro, che le fiamme si propagassero anche alle vicine abitazioni.
La ricostruzione dell’evento, effettuata in maniera tempestiva per la presenza della pattuglia della locale Stazione impegnata in un servizio di controllo del territorio ed in particolare delle aree rurali, ha consentito di individuare immediatamente il 79enne che fermato dai militari e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di due accendini e un coltello. Accompagnato negli uffici dell’Arma ha addirittura tentato di corrompere un carabiniere, offrendo denaro affinché desistesse dal proseguire gli accertamenti.
L’attività, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, ultimata la raccolta dei gravi indizi di colpevolezza, consentiva di trarre in arresto il presunto autore ritenuto responsabile dei reati di incendio, istigazione alla corruzione e porto illegale di armi e oggetti atti ad offendere. L’arrestato, ultimate le formalità, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nell’ultimo periodo, anche in attuazione del piano antincendio disposto dalla Prefettura di Enna, considerati i numerosi focolai che hanno interessato la provincia ennese, il Comando Provinciale dei Carabinieri e le Compagnie dipendenti hanno ulteriormente incrementato i controlli delle aree più esposte a rischio, coordinando dei servizi per il contrasto degli incendi nelle aree boschive e in quelle rurali più soggette al rischio di incendio, con l’ausilio di pattuglie sia con colori d’istituto che con auto civetta. Proprio grazie alla presenza capillare sul territorio delle pattuglie della Benemerita, si è riusciti a individuare l’uomo, che aveva già appiccato le fiamme all’interno del proprio fondo e che, a causa del forte vento, si era propagato velocemente sui terreni limitrofi.
Nelle operazioni di spegnimento delle fiamme e della successiva bonifica, protrattesi per diverse ore, sono stati impegnati i Vigili del Fuoco di Enna, numerose squadre del Corpo Forestale della Regione Sicilia e i Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina.
L’Arma dei Carabinieri, nel sottolineare le conseguenze e le pesanti pene previste nei confronti di coloro che si macchiano di questi gravi crimini che pongono seriamente in pericolo il nostro ecosistema, oltre che l’incolumità delle persone, ricorda a tutta la comunità di segnalare al “Numero Unico di Emergenza 112” qualsiasi notizia che possa essere utile ad individuare ed assicurare alla giustizia i piromani che, ogni anno, distruggono il nostro territorio.