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Vertice Fao. Meloni: “Russia riveda la decisione sul grano”

La presidente del Consiglio al vertice Fao sui sistemi alimentari: “La crisi dei prezzi è causata dalla guerra in Ucraina”. Il segretario generale dell’Onu: “Faccio un appello alla Federazione russa affinché torni all’attuazione dell’iniziativa del Mar nero”.

ROMA – Non ha usato mezzi termini la premier Giorgia Meloni: la crisi dei prezzi “è causata dalla guerra in Ucraina”. L’ha detto nel corso del summit Onu sui sistemi alimentari, organizzato dalla Fao e aperto dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres

Perché se la guerra “ha portato turbolenze” e “ha fatto schizzare l’inflazione”, per Meloni il conflitto ha finito per esacerbare “una serie di problemi”, come “la mancanza della sicurezza alimentare nelle nazioni africane”.

Ma Meloni è andata oltre, ha tirato una stoccata contro la Russia e la decisione di ritirarsi dall’accordo sul grano. Ha infatti affermato che il paese guidato da Vladimir Putin non farebbe altro che aumentare “la crisi sulla sicurezza del grano,” da qui l’invito a riconsiderare la decisione.

Altro appello è quella arrivato da Guterres che in apertura dei lavori ha invitato la Russia ad attuarel’iniziativa del mar Nero” appello che sarebbe in linea con la proposta avanzata dal segretario generale che ha inoltre invitato “la comunità globale a restare unita per trovare soluzioni efficaci in questo impegno e sforzo essenziale”.

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Il palazzo della Fao a Roma

GUTERRES: “GOVERNI E IMPRESE INSIEME PER COSTRUIRE SISTEMI DEDICATI ALLE PERSONE”

Guterres ha inoltre illustrato gli interventi urgenti che dovrebbero essere attuati in tre aree fondamentali: “un massiccio investimento in sistemi alimentari sostenibili, equi sani e resilienti. Governi e imprese lavorino insieme per costruire sistemi che mettano al primo posto le persone e non i profitti: chiedo a governi e industria di esplorare modi per ridurre i costi e aumentare la disponibilità con cibo fresco e sano per tutti”.

Ha poi confermato la necessità di “sistemi alimentari che possano aiutare a porre fine alla guerra senza senso sul nostro pianeta, di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Trasformare i sistemi alimentari vuol dire coinvolgere di tutti. Lo spirito di collaborazione è sempre stato evidente per noi dal primo giorno”.

Lancia un appello ai leader per spingere e agire per il cambiamento. “Cerchiamo di ritenerci tutti responsabili per garantire che ognuno in ogni Paese e comunità abbia accesso ad un cibo sano e nutriente di cui ha bisogno e che merita veramente. Per i Paesi in via di sviluppo affinché possano raggiungere questo obiettivo è assolutamente essenziale cercare di incrementare la cancellazione del debito in maniera massiccia e ottenere investimenti a lungo termine per superare i problemi che stanno affrontando“.

MELONI: “SERVE  COOPERAZIONE NON PREDATORIA CON L’AFRICA”

Meloni, nel suo intervento, ha tentato di porre le basi per una politica comunitaria che possa far raggiungere l’obiettivo “fame zero”. Per questo ha affermato che serve “un modello di cooperazione non predatorio con i Paesi africani per garantire loro la possibilità di vivere delle loro risorse“, ha detto Meloni nel suo intervento.

Ha quindi ricordato “l’iniziativa internazionale per sostenere la stabilità politica e sostenere lo sviluppo economico e sociale” mentre si cercano “le cause delle migrazioni” e ha poi proseguito affermando che ciascuno dovrebbe poter “godere dei propri diritti e non sia costretto ad emigrare vivendo in pace e con dignità”.  

E in questo percorso un ruolo importante per Meloni è ricoperto dalla “sicurezza alimentare”, così come dalla “sovranità alimentare: il diritto per le popolazioni di scegliere il proprio modello di produzione e di alimentazione. La sicurezza alimentare sarà una priorità dell’agenda, nella nostra presidenza del G7″.

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La premier Giorgia Meloni

MELONI: “DIETA MEDITERRANEA MODELLO DI ALIMENTAZIONE”

Largo spazio poi alle tradizioni alimentari e alla dieta mediterranea che per la premier può essere la soluzione per combattere la malnutrizione e il sovrappeso: “I principi della dieta mediterranea  possono offrire una soluzione in questo senso, in quanto non è costosa, si basa su materie prime locali stagionali nel rispetto del territorio e della biodiversità. I principi della dieta non appartengono sono al bacino del mediterraneo, mediterranea appartengono al mondo“.

TAJANI: “I PAESI RICCHI HANNO IL DOVERE DI TENDERE LA MANO”

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani è invece intervenuto sul ruolo dei paesi ricchi. “Troppi bambini ancora muoiono di fame, sembra incredibile, e i Paesi più ricchi hanno il dovere di tendere la mano a chi ha bisogno e l’Italia è in prima linea in questo punto di vista. Vogliamo essere protagonisti di queste giornate di lavoro“.

Anche Tajani ha lanciato un appello alla Russia, visto che ci sarebbe “il rischio che milioni di persone  possano non ricevere grano dall’Ucraina”. Per questo auspica un accordo.  

IL VERTICE

Il “Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari +2 – Un bilancio“, che durerà fino a mercoledì, è in qualche modo collegato alla Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni voluta da Meloni che ha segnato l’avvio del Piano Mattei per l’Africa.

Sono circa duemila i partecipanti da oltre 160 Paesi, tra cui una ventina di capi di Stato e di governo. In queste tre giornate di incontri ad alto livello l’obiettivo è creare uno spazio in cui i Paesi partecipanti possano rivedere i progressi compiuti a livello di impegni ad agire, assunti durante il primo vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari nel 2021, individuando i successi e gli impedimenti ancora presenti, e stabilendo le priorità.

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